Me lo presentano e noto subito la spilla con il simbolo dell’Arma sul bavero. Mi complimento, e dopo quindici secondi mi rendo conto di cosa sia essere padre: mi ha risposto citando rapidamente i suoi anni di servizio e virando immediatamente il discorso sul figlio fuciliere, tiratore scelto, due missioni in Afghanistan prima di seguire le orme paterne e indossare la divisa dei Carabinieri. E l’altro figlio ingegnere aeronautico, già da anni in giro per l’Europa in un crescendo di incarichi di responsabilità.
Quella luce che si accende negli occhi racconta meglio di qualsiasi altra cosa l’orgoglio di aver reso il mondo un pochino migliore, di avercela fatta.
Pensate quel che volete, ma ogni volta che incrocio la fiamma dei Carabinieri finisco per trovarmi seduto di fronte alla mia commozione che mi sorride, mi guarda fisso e mi fa notare che, ancora, il cuore ha battuto più forte.