Mi prende con Sebald quel terribile senso di inadeguatezza che mi attanaglia sui classici della letteratura, che infatti affronto con una frequenza inquietantemente scarsa: una sorta di tremore nelle vene all’idea del confronto con qualcosa di così grande da non poter essere guardato interamente.
Prendi Vertigini, che è certamente un capolavoro: mi accorgo di essere in difficoltà persino nel delinearne la trama, sospeso come è in uno spazio e in un tempo tutto suo. I viaggi di Sebald nel Nord Italia – viaggi? Fughe? – si intrecciano metaforicamente e narrativamente con quelli di Stendhal e Kafka, intrecciando biografie e, soprattutto, sensazioni e suggestioni. Attorno, o forse per meglio dire all’interno, una serie di umanità varie, spesso disperate, a volte paranoiche, certamente errabonde: figure che intrecciano la parabola dell’autore, chiaramente autonarrato in un momento di grande difficoltà esistenziale, o quella di protagonisti diversi per collocazione storica ma con una inquietudine di fondo ad accomunarli.
In un meraviglioso ossimoro narrativo, come in Austerlitz (in realtà, prima che in Austerlitz) il testo è intervallato da immagini, fotografie, disegni. Ossimoro, ho scritto, perché godendomi questa bellissima edizione Adelphi ho avvertito il profondo contrasto fra il realismo della fotografia (che per sua natura fissa tempo e spazio di un momento irripetibile per definizione) e il movimento della fantasia della narrazione, che si muove fra Ottocento e Novecento, fra luoghi diversi, fra diverse fragilità umane.
SCHEDA LIBRO
Autore: Winfried G. Sebald
Titolo: Vertigini
Editore: Adelphi
Collana: Fabula
Anno di pubblicazione: 2003 (prima edizione 1990)
Pagine: 229
ISBN: 9788845918216
Acquisto: Amazon.it : cartaceo copertina flessibile € 15,20 ebook € 8,99
PROGETTI
Giro del mondo letterario: Germania
Riassumendo
-
8.5/10
Quarta di copertina
Spartito in quattro racconti, Vertigini è un libro in cui domina il tema del viaggio: un errare che ha per protagonisti non solo il narratore nelle sue lunghe peregrinazioni fra Vienna, Venezia, Verona, il lago di Garda e i luoghi dell’infanzia nelle Alpi bavaresi, ma anche scrittori come Stendhal, Casanova e Kafka, ritratti durante i loro soggiorni in Italia.