Ho imparato a conoscere e apprezzare le opere di Andrea Mastrovito grazie a Casa Testori e a MoglieRiccia: è stato amore a prima vista, e ho trovato ogni sua realizzazione “generatrice di pensiero”, il che – se mi ci soffermo su un attimo – non è davvero poco.

Fino al prossimo 5 maggio, lo spazio Assab One, splendida location inserita nel contesto dei dintorni di Via Padova all’interno di vecchia fabbrica del circuito editoriale, ospita la terza edizione di 1+1+1, un format espositivo che fa dialogare arte, architettura e design nelle opere di tre artisti. Appreso che uno dei tre era proprio Mastrovito, io e MoglieRiccia ci siamo più o meno catapultati.

Mastrovito è intervenuto sul pavimento di una delle strutture coinvolte, lì dove si stampavano libri e cataloghi d’arte e il linoleum verde su cui poggiavano le macchine da stampa si è consumato, creando delle zone che hanno reso possibile l’installazione: un gigantesco puzzle realizzato grazie alla raccolta di 5.000 libri dalla copertina rigorosamente verde. Raccontarlo è molto meno di viverlo.

Calzando (mi raccomando!) le sovrascarpe che vengono fornite, è possibile passeggiare sull’opera: superato il primo momento in cui, innegabilmente, scatta il gioco del “ce l’ho, non ce l’ho, lo conosco” e in cui ogni copertina è memoria di un tuo personalissimo momento passato, scorgi lingue e letterature da tutto il mondo, e ti rendi conto che l’omaggio è davvero riuscito. In un luogo che stampò libri, in un quartiere che vorrebbe essere simbolo di incroci esistenziali e culturali, il pavimento di Mastrovito ricompone – nell’essenza del puzzle – elementi che sembrano separati in maniera primordiale ma che si incastrano perfettamente.

LINKOGRAFIA
Il sito di Assab One
Il sito di Andrea Mastrovito

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