La premessa, assolutamente non necessaria, è che la prima metà del mese di gennaio non ha rappresentato esattamente il miglior periodo per darsi alla lettura del primo thriller del bolzanino Luca D’Andrea: non sarà scesa la neve (con grande scorno della ricciolina che mi siede accanto or ora) ma le temperature si sono fatte impegnative. Lo capisci perché le sciure milanesi hanno tirato fuori colbacchi di staliniana memoria, il cane dei vicini punta la porta solo quando la prostata lancia messaggi lancinanti e la zuppa di farro assomiglia improvvisamente a un piatto commestibile. Insomma, dedicarsi a La sostanza del male – romanzo ambientato tra le pareti ghiacciate del Tirolo – mentre il termometro vira al negativo mi ha costretto a qualche effetto collaterale. Tipo leggere con la sciarpa.

la sostanza del male

Ciò detto, ho approcciato La sostanza del male con negli occhi la tradizionale inquietudine che mi contraddistingue quando ho tra le mani un cosiddetto “caso editoriale” e nelle orecchie il consiglio di una cara amica che ci aveva posato le pupille da poco. Devo ammettere che il suggerimento non è andato affatto sprecato: il protagonista del romanzo ha una qual-certa complessità psicologica che non mi è dispiaciuta affatto, i personaggi di contorno spacciano il giusto livello di fascino e – complessivamente – la struttura narrativa è solida e costringe nettamente al volta-pagina. In un paio di momenti mi è capitato persino – sottolineo persino – di dispiacermi di aver completato la traversata in metropolitana e di dover piazzare il segnalibro dove lo sguardo si era goduto le ultime parole.

Però però però, c’è un però. Cioè – non si iniziano le frasi con cioè – è vero che è insito nel concetto stesso di thriller un certo gusto per il colpo di scena. Sono disposto a sgranare gli occhi anche un paio di volte, se i colpi di scena diventano due. Magari tre. Ma La sostanza del male si chiude con una serie semi-infinita di botte sorprendenti che finiscono per generare l’effetto contrario. Cioè – vedi sopra – arrivi all’ultima pagina e ti accorgi che te ne stavi aspettando un altro, e un altro ancora, e insomma la lettura non ti sembra, uhm, come dire, definita.

SCHEDA LIBRO
Autore: Luca D’Andrea
Titolo: La sostanza del male
Editore: Einaudi
Collana: Stile libero big
Anno di pubblicazione: giugno 2016
Pagine: 451
ISBN: 978-8806221003
Prezzo (Amazon.it, clicca qui per 15% sconto): cartaceo copertina flessibile: € 15,73; eBook: € 9,99

LINKOGRAFIA
Le prime pagine del romanzo in comodo PDF (Fonte: Einaudi.it)
Intervista all’autore (Fonte: Repubblica.it)

  • 6.5/10
    - 6.5/10
6.5/10

Riassumendo

Jeremiah Salinger è un giovane autore televisivo newyorkese che, insieme alla moglie Annelise, si è trasferito per un periodo a Siebenhoch, il piccolo centro del Sud Tirolo dove lei è cresciuta. Con loro c’è la precoce figlia Clara, di cinque anni. Affascinato dalla montagne e dalla gente che vi abita, Salinger comincia a realizzare un factual sul soccorso alpino, ma nel corso delle riprese viene coinvolto in un pauroso incidente. …

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