Schienato da un virus di cui dovreste aver sentito parlare nell’ultimo biennio, ho pensato di concedermi qualcosa che mi avrebbe certamente allietato dedicandomi alla quarta avventura del maggiore dei Carabinieri Morosini, ambientata nella caldissima Massaua del 1936. Con le saghe funziona così: ti prendono e ci entri in sintonia, e a me è successo anche con questa serie gialla di Giorgio Ballario.
Pure troppa sintonia: inizio a leggere e il protagonista è in pieno delirio da febbre causato dalla malaria, e sarà quindi costretto a indagare dal letto (e poi dai corridoi, dalle stanze, dal giardino) dell’ospedale presso in cui sarà in cura. Grazie al Cielo io son solo isolato in camera con MoglieRicciaGlovo che mi lascia i pasti davanti alla porta, ma la coincidenza mi ha fatto inevitabilmente pensare a quella curiosa alchimia che a volte si instaura fra libro e lettore, e quindi sorridere un po’.
E come ormai son sicuro di potermi aspettare, Le nebbie di Massaua gode di un trama solidissima, di una ambientazione storica e ambientale certamente affascinante e di un fiorire di personaggi che rubano gli occhi al mondo e li piazzano li sulla pagina: oltre al meraviglioso Morosini, come d’uso nei romanzi di Ballario ci confronteremo anche con un personaggio realmente esistito, in questo caso il francese Henry De Monfreid la cui biografia vale certamente un apprendimento sul web con annessa crescita dello scaffale dei libri da leggere (su un paio ho inevitabilmente puntato gli occhi!)
SCHEDA LIBRO
Autore: Giorgio Ballario
Titolo: Le nebbie di Massaua
Editore: Edizioni del Capricorno
Collana: –
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 251
ISBN: 978-8877073921
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Riassumendo
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8.5/10
Quarta di copertina
Luglio 1936: l’Abissinia è ormai conquistata e Mussolini ha proclamato l’impero. In una Massaua crocevia di militari e civili avviati verso il sogno della nuova Africa Orientale Italiana, il maggiore dei carabinieri Aldo Morosini si scopre all’improvviso vulnerabile: ha contratto la malaria ed è ricoverato in ospedale.