Racconta la leggenda che in un lontano pomeriggio degli anni 50 San Siro tributò una ovazione a Nils Liedholm: lo svedese aveva appena sbagliato un passaggio e i tifosi – che per mesi ne avevano apprezzato eleganza e precisione assoluta – applaudirono per sottolineare l’eccezionalità dell’evento o, come piace pensare a me, come si fa quando finisce un pezzo teatrale memorabile, a mo’ di chiusura. Io vorrei tanto tributare un solitario applauso a Don DeLillo, che con Il silenzio ha evidentemente sbagliato un passaggio, ma non ci riesco.

E non ci riesco perché l’errore mi sembra quasi volontario: in queste scarse 120 pagine l’autore di un capolavoro come Underworld appare davvero irriconoscibile.

Mi è sembrato evidente che DeLillo volesse richiamare in noi lettori quel senso oppressione, tempo sospeso, mancanza di ogni sicurezza a cui questi tempi pandemici ci hanno abituato (e francamente non se ne sentiva particolarmente la necessità): il tentativo si concretizza in un racconto lungo in cui DeLillo immagina la scomparsa di ogni segnale digitale, la morte improvvisa di cellulari e tv, la totale assenza di segnali. I suoi personaggi restano “al buio”, chiusi nei loro spazi e senza che vi siano evidenze della situazione nel mondo esterno, se non assolutamente sporadiche e nebulose, e il tutto prende quindi la forma di un dialogo che potrebbe assomigliare a una scena teatrale ma che ha non si impone, respinge, perplime. Di più: fai proprio fatica a seguirli, a tratti hai l’impressione di assistere a un delirio, e se arrivi alla fine è fondamentalmente per due motivi: perché la dimensione te lo consente e perché sai che se lo mollerai a metà non lo riprenderai mai più.  

Più che alienante, profetico e profondo, io l’ho trovato clamorosamente faticoso. 

 

SCHEDA LIBRO
Autore: Don DeLillo
Titolo: Il silenzio
Editore: Einaudi
Collana: –
Anno di pubblicazione: 2021 
Pagine: 112
ISBN: 978-8806248413

Acquisto: Amazon.it : cartaceo copertina rigida € 13,20, ebook: € 7,99

Riassumendo
  • 6/10
    Un DeLillo non può essere insufficiente, ma... - 6/10
6/10

Quarta di copertina

all’improvviso, non annunciato, misterioso: il silenzio. Tutta la tecnologia digitale ammutolisce. Internet tace. I tweet, i post, i bot spariscono.

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