Due anni senza Avoledo sono lunghissimi. Era dai tempi del meraviglioso Furland che lo aspettavo, ed eccomi qui – dopo aver chiuso Nero come la notte – a sapere intimamente…
(romanzo difficilissimo da raccontare senza spolierare. E infatti la quarta di copertina un po’ spoilera. E non andrebbe letta) Nei suoi primi due terzi, Il giudice e il suo boia…
C’è una parola che mi si affaccia nel cervello ogni volta che mi gusto un Chesterton, e questa parola è delicatezza. Chesterton aveva un dono del tutto peculiare e di…
Entro la fine dell’anno dovrò compensare con un testo sulla mia Trieste, perché la lettura di Alle porte della notte dell’ottimo Paolo Roversi – che segna il gradito ritorno del…
(qui siamo al Biochetasi. A Santo Stefano. Entrambi.) Il mio rapporto con Stephen King è stato sempre piuttosto complicato: una combinazione di poco interesse per il genere letterario, scoraggiamento da…
(ho una pila di libri su cui sono indietro con le recensioni. Interessa il giusto, lo so, ma è una di quelle frasi motivanti che dovrebbero spingermi a muovere il…
Non ho letto moltissimi Simenon. Credo derivi dal desiderio – cresciuto e compreso in particolare negli ultimi anni – di spaziare fra generi, letterature, autori diversi. Mi conosco, so che…
Mi hanno parlato con entusiasmo di Tokio Express del giapponese Matsumoto Seicho e io, che non so resistere al fascino di una bella fascetta in libreria, mi sono fatto tentare…
Con Qualcuno alla porta concludo la mia lettura dell’intera bibliografia del misterioso Geoffrey Holiday Hall, agevolato dal suo essere composta da soli due titoli (e il primo, La fine è…
Nel guscio: un McEwan davvero geniale!
E sì che un po’ di roba l’ho letta. E sì che i colpi di teatro di McEwan non mi sono del tutto sconosciuti. Insomma, “e sì” un sacco di…
Nero come la notte di Tullio Avoledo
Due anni senza Avoledo sono lunghissimi. Era dai tempi del meraviglioso Furland che lo aspettavo, ed eccomi qui – dopo aver chiuso Nero come la notte – a sapere intimamente…
Il giudice e il suo boia di Friedrich Dürrenmatt
(romanzo difficilissimo da raccontare senza spolierare. E infatti la quarta di copertina un po’ spoilera. E non andrebbe letta) Nei suoi primi due terzi, Il giudice e il suo boia…
Il club dei mestieri stravaganti: una meraviglia firmata Chesterton
C’è una parola che mi si affaccia nel cervello ogni volta che mi gusto un Chesterton, e questa parola è delicatezza. Chesterton aveva un dono del tutto peculiare e di…
Alle porte della notte: il ritorno di Enrico Radeschi
Entro la fine dell’anno dovrò compensare con un testo sulla mia Trieste, perché la lettura di Alle porte della notte dell’ottimo Paolo Roversi – che segna il gradito ritorno del…
L’uomo in fuga di Stephen King (o Richard Bachman)
(qui siamo al Biochetasi. A Santo Stefano. Entrambi.) Il mio rapporto con Stephen King è stato sempre piuttosto complicato: una combinazione di poco interesse per il genere letterario, scoraggiamento da…
Elefante a sorpresa di Joe R. Lansdale
(ho una pila di libri su cui sono indietro con le recensioni. Interessa il giusto, lo so, ma è una di quelle frasi motivanti che dovrebbero spingermi a muovere il…
Marie la strabica
Non ho letto moltissimi Simenon. Credo derivi dal desiderio – cresciuto e compreso in particolare negli ultimi anni – di spaziare fra generi, letterature, autori diversi. Mi conosco, so che…
Recensione La ragazza del Kyushu di Matsumoto Seicho
Mi hanno parlato con entusiasmo di Tokio Express del giapponese Matsumoto Seicho e io, che non so resistere al fascino di una bella fascetta in libreria, mi sono fatto tentare…
Qualcuno alla porta di Geoffrey Holiday Hall
Con Qualcuno alla porta concludo la mia lettura dell’intera bibliografia del misterioso Geoffrey Holiday Hall, agevolato dal suo essere composta da soli due titoli (e il primo, La fine è…