Ogni tanto mi fermo davanti agli scaffali dei “comprati e ancora da leggere” che stanno in camera nostra, e li dispongo in un ordine che vorrebbe essere quello delle prossime letture. In alto a sinistra il primo da affrontare, e via via tutti gli altri. Tutto bellissimo, poi esce un Perez-Reverte e finisce dritto in prima posizione. Sempre così.
“Linea di fuoco” è un romanzo enorme, totalizzante, bellissimo. E’ una perla letteraria rara, in cui fanno capolino il Perez-Reverte corrispondente di guerra (quello di Territorio Comanche, il primo testo che mi ha fatto innamorare della sua scrittura) e il Perez-Reverte romanziere-storico, che con “L’Italiano” o – in riferimento a conflitti più recenti – con “Il pittore di battaglie” mi ha trascinato avanti e indietro in vicende vicine o lontane, stringendomi il cuoricino tra le mani e stringendo forte.
Interamente ambientato in dieci giorni di battaglia in piena guerra civile spagnola, “Linea di fuoco” adotta una linea narrativa originale: se è vero – e il Cielo sa quanto è vero – che le guerre fanno davvero schifo, una guerra civile è in qualche misura persino peggio. Fosse solo perché, come afferma uno dei protagonisti a inizio romanzo ascoltando lamenti di feriti dell’altra parte, “è il brutto di queste guerre (…) che senti il nemico chiamare la madre nella tua stessa lingua”. In questo contesto, e con una polifonia perfetta, Perez-Reverte decide di dare voce a uomini e donne di entrambi gli schieramenti, ognuno con i propri ideali, le proprie motivazioni, le proprie tragedie ad averne segnato storie e biografie personali e familiari. Vorresti si salvassero tutti, e non è ovviamente possibile. Poi arrivi all’epilogo, e un po’ te lo aspettavi ma lì c’è la conferma: i personaggi sono donne e uomini in carne e ossa, realmente vissuti, e allora via su Google Immagini a cercare una foto di una corrispondente di guerra o di una telegrafista, per vedere se l’immagine corrisponde alla tua fantasia di lettore e, soprattutto, per ri-conoscerla, farla nuovamente parte di te.
Perché siamo bipedi fatti così, e siamo composti di incontri, emozioni, decisioni, esperienze. E “Linea di fuoco” è una esperienza da fare.
SCHEDA LIBRO
Autore: Arturo Perez – Reverte
Titolo: Linea di fuoco
Editore: Rizzoli
Collana: –
Anno di pubblicazione: 2023
Pagine: 608
ISBN: 978-8817175951
Acquisto: Amazon.it (15% sconto): cartaceo € 20,90, ebook 11,99
Riassumendo
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9/10
Quarta di copertina
È la notte tra il 24 e il 25 luglio 1938 e sta per cominciare la battaglia dell’Ebro, la più sanguinosa mai combattuta in terra spagnola. L’XI Brigata Mista dell’esercito repubblicano attraversa il fiume per stabilire una testa di ponte a Castellets del Segre; nei pressi del paese, mezzo battaglione di fanteria, un tabor marocchino e una compagnia della Legione Straniera difendono la zona.