Si potrebbe prendere l’enciclopedia, andare alla voce “Romanzo storico” e metterci la copertina de “I fantasmi dell’Impero”: i canoni del genere sarebbero perfettamente riassunti e doneremmo la giusta visibilità a questa che – tra l’altro – è una bellissima edizione Sellerio, con tanto di accompagnamento iconografico che regala un bel carpiato con avvitamento (leggasi: tuffo) nel passato.

“I fantasmi dell’Impero” è, prima di tutto, il frutto molto evidente di un lavoro di preparazione imponente: la ricostruzione storica è minuziosa, la cura dei dettagli quasi maniacale, i personaggi (nella stragrande maggioranza dei casi realmente esistiti) perfettamente delineati e descritti con la giusta profondità umana, lontani dall’attribuzione di una patente di “bontà / cattiveria) ma illuminati da luci e nascosti da ombre.

Persino l’inchiesta della magistratura militare è autentica, ed è su questa suggestione che il terzetto Consentino – Dodaro – Panella costruisce una trama del tutto verisimile, che ci riporta ad una avventura coloniale spesso mal raccontata – “italiani brava gente che costruivano autostrade” versus “abbiamo usato i gas” – e la valorizza nel suo contesto storico, politico e militare. “I fantasmi dell’Impero” diventa così il ritratto di una lotta di potere, di una contrapposizione fra alti gradi (forse in caccia di una improbabile successione futura…) che producono spaccature fra le diverse forze armate, di intrighi orditi fra Roma e la capitale etiope che diventano attentati, depistaggi, “strategia della tensione”. 

Nonostante la mole che può sembrare – a chi è abituato ad altri tagli nella storica collana La memoria di Sellerio – imponente, il romanzo scorre via velocemente, affascinante e ricco di suggestioni, per arrivare a un finale perfettamente calibrato.

SCHEDA LIBRO
Autori: Marco Consentino, Domenico Dodaro, Luigi Panella
Titolo: I fantasmi dell’Impero
Editore: Sellerio – La memoria n. 1057
Pagine: 543
ISBN: 978-8845937958

Prezzo: € 19,00 cartaceo, € 10,99 versione ebook

8/10

Quarta di copertina

Etiopia, Africa Orientale, 1937. Da un anno Benito Mussolini ha proclamato l’Impero. Ma la propaganda tace che il popolo e il territorio sono tutt’altro che sottomessi. Più di prima infuria la guerra coloniale, anche con l’impiego dei gas, contro gli arbegnoch, i patrioti, ed è tanto più feroce quanto più incapace di successi. Dietro la brutalità degli occupanti e contro il vertice del regime coloniale serpeggia una trama oscura.

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