Si può sorridere leggendo una storia vera ambientata in una delle epoche più scure del nostro recente passato? Ci si può gustare l’ironia del racconto di un intero sistema di sorveglianza, esteso e scientifico, plastica dimostrazione del terrore che alberga nelle stanze del potere al pensiero che i cittadini pensino?
Si può se l’autore, figlio di un intellettuale russo che riuscì a far pervenire in Occidente testi satiricamente feroci che tratteggiavano i lati peggiori della dittatura comunista, sceglie di ribaltare completamente il punto di vista, e invece di affidare il racconto al perseguitato decide di rendere protagonista la voce degli oppressori, uomini tutto sommato piccoli e schiavi della loro stessa burocrazia tesa al silenzio.
Aggiungi un paio di scenette del tutto memorabili (dallo spostamento della salma di Stalin alle discussioni sul nome da dare al figlio in arrivo di una coppia sospetta la cui casa è ripiena di microfoni), è il risultato è un testo convincente, che consente davvero una immersione anche molto critica in quel contesto storico ma senza perdere un po’ di leggerezza. Tag #libriconsigliati appropriato.
SCHEDA LIBRO
Autore: Iegor Gran
Titolo: Gli uffici competenti
Editore: Einaudi
Anno di pubblicazione: 2022
Pagine: 232
ISBN: 978-8806251468
Acquisto: Amazon.it (5% sconto): cartaceo € 18,05, ebook € 9,99
Riassumendo
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8/10
Quarta di copertina
Mosca, primi anni Sessanta. L’ossessione del tenente Ivanov ha un nome, anzi uno pseudonimo: Abram Terc. Sono anni ormai che il fido ufficiale dello Stato tenta invano di identificare questo misterioso autore che fa arrivare e pubblicare i suoi scritti in Occidente. Prima un testo contro il mirabile realismo socialista, poi insidiosi racconti fantastici che non celebrano la grandezza dell’Unione Sovietica, e proprio adesso che il regime è minacciato più che mai da inauditi pericoli borghesi: il jazz, i jeans, i turisti…