Chi conosce con profonda verticalità i miei gusti letterari sa che ho una predilezione per autori capaci di parlare del nostro presente raccontando di passati alternativi o di futuri immaginari e credibili: sono due operazioni radicalmente diverse (vogliamo definirle ucronie e distopie?) ma accumunate dalla ricerca di una definizione del nostro mondo immaginandone altri. Dovessi fare un nome direi Tullio Avoledo, per il quale provo una passione letteraria che si vena di tanto in tanto di semi-fanatismo. 

Da qualche minuto, terminata l’ultima pagina di “Prima della rivolta”, a questa mia personalissima ristretta lista di voci originali e infinitamente intriganti si aggiunge Michele Turazzi, che ha pubblicato un romanzo potente, affascinante, clamorosamente voltapagina, capaci di totalizzare l’attenzione del lettore con una trama solidissima, una ambientazione milanese futuristica da urlo e una serie di personaggi difficili da dimenticare. 

“Prima della rivolta” mi è parso, se proprio fossimo costretti alla ricerca di una definizione, prima di tutto un ottimo giallo: c’è una vittima – ricco industriale visionario asserragliato all’ultimo piano della Velasca, ucciso da una prelibatezza giapponese, c’è un investigatore anticonformista dal passato un po’ oscuro (il magnifico De Santa, rientrato a Milano dopo anni di esilio montanaro) con le inevitabili spalle, c’è una rosa di potenziali sospettati. Soprattutto, c’è un contesto sociale polarizzato fra Frontisti (a cui una società così disgregata in fondo non dispiace affatto) e Antagonisti, utopistici propugnatori di un mondo nuovo e più giusto, c’è un nuovo culto che sostiene la necessità di estinzione del genere umano e c’è una Milano del 2045 sconvolta dal cambiamento climatico e da nuovi equilibri mondiali. Inevitabile che l’ambientazione regali pure perle di piacere a chi viva o lavori all’ombra della Madonnina, ma il romanzo vi affascinerà anche se non frequentate Isola e non avete mai rallentato in viale Palmanova. 

Michele Turazzi ha trovato quel sottile punto di equilibrio che rende godibile la lettura di futuro credibile (e piuttosto terrorizzante) mantenendo lo sguardo fisso su chi siamo oggi, e alternando momenti assolutamente “wow” con tradizionali metodi d’indagine, che riportano il lettore ad una più facile quotidianità. Ed è una lettura che consiglierò moltissimo in futuro. 

SCHEDA LIBRO
Autore: Michele Turazzi
Titolo: Prima della rivolta
Editore: Nottetempo
Anno di pubblicazione: 2023
Pagine: 544
ISBN: 979-1254800225

Acquisto: Amazon.it (5% sconto): cartaceo € 18,52, ebook € 13,49

Riassumendo
  • 8.5/10
    Un grande romanzo distopico ma non troppo - 8.5/10
8.5/10

Quarta di copertina

Nel 2045 gli effetti del riscaldamento globale sono estremi: il mare ha conquistato le coste, la Pianura Padana sperimenta temperature eccezionalmente alte, le giornate torride si alternano a estenuanti periodi di piogge. Colpita da una spinta migratoria sempre più forte, Milano è una città sovrappopolata e scossa da pulsioni sociali contrastanti: da un lato gli Antagonisti, che propugnano l’avvento di un nuovo socialismo; dall’altro i Frontisti, che vogliono preservare lo status quo; in mezzo, un’immensa massa anonima che cerca di sopravvivere un giorno alla volta. Dopo un esilio sulle Alpi durato cinque anni, il commissario capo Alberto De Santa rientra nella sua Milano per indagare sulla morte di Renato Valsecchi, imprenditore nel campo del solare

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