Ho terminato da pochi minuti “La notte delle farfalle” di quella incredibile autrice che è Aimee Bender – che se non avete letto cose sue rimediate prima possibile – e ho pensato: ma che strano, nell’improbabilità un po’ magica di alcune cose che accadono nel romanzo, nel dolore sparso pagina dopo pagina, negli inevitabili paragoni che ogni lettore farà con pezzi della propria biografia… beh, in tutto questo, ho trovato qualcosa di confortante.
Perché io lo so che ormai siamo tutti presi ad annuire con entusiasmo a quello che (per l’ennesima volta) ti racconta dell’arte del kintsugi, quella roba bella e potente emotivamente dei giapponesi che prendono un vaso andato in frantumi, riparano le crepe con l’oro e così il vaso spezzato acquista ancora più valore ed è molto più bello di prima.
Ecco, io su ‘sta roba vorrei dire due cose.
Uno: non è che ci sia tutto questo oro a disposizione, eh. Perché quando ti rendi conto che quel pezzo di vita va riparato, sei già molto fortunato se c’è qualcuno vicino a passarti la Millechiodi, altro che andare nel Klondike a recuperare petite d’oro da un fiume cristallino, fonderlo e farne prezioso strumento riparatore per il vaso rotto.
Due: ma siamo sicuri che quelle piccole cicatrici nere, figlie di una riparazione fatta con l’Attack o con quello che hai a portata di mano, siano davvero meno preziose di una stuccatura d’oro un po’ barocca? No, perché io ve lo dico, ognuna di quelle cicatrici è diversa dalle altre, ogni linea nera intravista sulla superficie ha una sua unicità, ed è persino giusto che sembri conservare un filo di sporcizia. E quindi?
“La notte delle farfalle” mi ha ricordato – e ricordandomi, mi ha confortato – che le linee nere delle fratture nelle nostre vite non sono elementi da nascondere dietro un preziosismo, e che percorrendo con un dito una sbeccatura mal riparata e i segni di una tazzina riparata puoi renderti conto che tutto segna e tutto concorre a costruire quella meraviglia, unica e reale, che sei.
E puoi persino tenere da parte i granelli d’oro e usarli per comprare il prossimo romanzo di Aimee Bender, quando uscirà.
SCHEDA LIBRO
Autore: Aimee Bender
Titolo: La notte delle farfalle
Editore: Minimum Fax
Collana: Sotterranei n. 241
Anno di pubblicazione: 2020
Pagine: 336
ISBN: 978-8833892672
Acquisto: Amazon.it (15% sconto): cartaceo € 18,05, ebook € 10,99
Riassumendo
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9/10
Quarta di copertina
La notte in cui sua madre viene portata in un ospedale psichiatrico dopo un accesso di follia, Francie ha solo otto anni e rimane sola con la sua babysitter aspettando di poter prendere, la mattina dopo, il treno che la porterà a Los Angeles a vivere con gli zii. Accanto al divano sul quale dorme c’è una lampada con un paralume decorato di farfalle. Al risveglio, Francie vede una farfalla morta, identica a quelle sul paralume, che galleggia dentro un bicchiere d’acqua.