Se cerchi di fare un giro del mondo letterario, ci saranno nazioni per le quali la scelta sarà più o meno obbligata (temo che la prossima sia Gibuti). Per il Giappone non è certamente così: anche volendo evitare l’ennesima rilettura di Murakami (da sempre nel mio Pantheon personale), le possibilità erano davvero tante, e spaziavano da testi che pongono agli albori della letteratura ai nostri contemporanei. Inevitabile, direi, per una cultura realmente millenaria e sicuramente affascinante.
Nella scelta di che cosa leggere mi è venuto in soccorso Haruki Murakami (lo dicevo io che ci sta bene nel Pantheon…): in una delle sue raccolte il protagonista è intento nella lettura de “La ruota dentata” di Ryunosuke Akutagawa ed è lo stesso Murakami a introdurre questo volume di racconti di uno dei più popolari autori giapponesi. Nel suo testo introduttivo, opportunamente proposto da Einaudi, Murakami dettaglia anche quale debbano essere i “suoi” personalissimi prerequisiti per attribuire a un autore la patente di “grande scrittore”: opere pregevoli che sopravvivano al tempo, statura sociale e morale, l’aver lasciato classici così come storie popolari.
Akutagawa rispecchia queste caratteristiche e la raccolta ne è plastica rappresentazione: dai racconti più giovanili (e più influenzati, mi pare, da una tradizione orientale affascinante) alle ultime pagine, prodotte dopo che il Giappone si era aperto all’Occidente, con inevitabili influenze di vita prima ancora che letterarie.
Ed è qui che l’opera di Akutagawa Ryunosuke si fa più dolente e commuovente: pare di scorgere, nel confronto con una civiltà e una letteratura del tutto nuove, un tragico sdoppiamento, quello che ti prende quando ti guardi allo specchio e inizi ad avvertire aspetti che non riconosci più, una barba che si imbianca, una ruga accennata che ti appare un solco. E’ quel secondo di smarrimento che superi con un sorriso, se hai chi ti abbraccia con la mente, il pensiero ed i ricci, ma che ti può far precipitare in un gorgo se, come Akutagawa, i pensieri sono infinitamente più alti, tua madre è morta in preda alla follia e ti sei intimamente convinto che il tuo destino è quello di non riconoscerti più.
Akutagawa Ryunosuke si uccise a trentacinque anni di età. La ruota dentata è un racconto magnifico e doloroso, molto meglio del classicone Rashomon, ripreso da Kurosawa in un una delle sue più celebri pellicole, che non vedrò.
SCHEDA LIBRO
Autore: Akutagawa Ryunosuke
Titolo: Rashomon e altri racconti
Editore: Einaudi
Collana: ET Scrittori
Anno di pubblicazione: 1997
Pagine: 241
ISBN: 978-8806239251
Acquisto: Amazon.it (cartaceo, € 11,86)
PROGETTI
Giro del mondo letterario: Giappone
1001 libri da leggere: n. 258, Rashomon e altri racconti: Akutagawa Ryunosuke
Riassumendo
-
8/10
Quarta di copertina
«La prima qualità della scrittura di Akutagawa Ryunosuke è lo stile, l’uso squisito della lingua giapponese. Non ci si stanca mai di leggere e rileggere le sue opere». (Murakami Haruki). Pochi autori hanno saputo rappresentare, come Akutagawa, lo spirito e la mentalità del popolo giapponese.