La guerra scatenata dalla Russia nel cuore e al cuore dell’Europa con l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022 è stata – ed è – raccontata da inviati, giornalisti embedded, intellettuali, scrittori. E’ raccontata, forse soprattutto, dagli occhi e dalle voci di chi ha dovuto abbandonare la propria abitazione e rifugiarsi all’estero o in parti del paese più sicure. Ancora oggi, la comprensione di ciò che è avvenuto è difficile da tramutare in pensiero quotidiano: bisogna fare uno sforzo e immaginare la propria città oggetto di bombardamento, provare a figurarsi che cosa porteresti via di corsa da casa tua, immaginarti in un’altra regione a far la fila per il pacco alimentare e a caccia di una connessione Internet per poterti collegare alla tua casella di posta aziendale o alle lezioni della tua Università.
Andrei Kurkov, probabilmente lo scrittore ucraino contemporaneo più noto, aiuta in questo sforzo necessario con un diario che è un insieme di racconti personali e di riflessioni sulla cronaca, redatto direttamente dal suo paese martoriato. Non è, per essere espliciti, un racconto dal fronte: le azioni militari sono appena appena accennate sullo sfondo, mentre la messa è fuoco è sulla vita sociale, culturale, quotidiana del coraggioso popolo ucraino.
E come capita frequentemente in reportage di questo genere, personali ed inevitabilmente segnati dall’emozione, è un piccolo particolare a commuoverti, un paragrafo appena, apparentemente inoffensivo. In “Diario di un’invasione” a me è accaduto per un mazzo di chiavi.
Perché ad aprile 2022 la metà dell’intera popolazione ucraina risultava profuga o “ricollocatasi” internamente ai confini del paese. Rileggi: la metà. E ricollocazione interna significa che tante famiglie vengono ospitate all’ovest del paese in appartamenti di semplici connazionali che hanno messo a disposizione una stanza, un letto, uno spazio comune. E ospitare qualcuno significa anche dotarlo delle chiavi di casa, e quando a muoversi in uno spazio ridotto di tempo sono milioni di persone, succede che trovare chiavi grezze diventa un problema insormontabile. Lo riscrivo per tornare a capire cosa mi abbia commosso: la disponibilità immediata e spontanea di un popolo, al punto da mettere in crisi un settore industriale per “eccesso di generosità”.
SCHEDA LIBRO
Autore: Andrei Kurkov
Titolo: Diario di un’invasione
Editore: Keller Editore
Collana: Razione K
Anno di pubblicazione: 2023
Pagine: 327
ISBN: 79-1259521118
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Riassumendo
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8.5/10
Quarta di copertina
In questo libro essenziale per capire quanto sta accadendo, Andrei Kurkov racconta il terribile impatto del conflitto attraverso una cronaca molto personale che è, allo stesso tempo, ritratto sociale e geografico, percorso personale e culturale, riflessione identitaria e visione futura.