Romanzo breve o racconto lungo? In fondo, noncenepuófregàdemeno: “Fuga a Est”  di Maylis de Kerangal è una storia intensa, magnificamente scritta, quasi del tutto ambientata in uno spazio ristretto eppure baciata dal largo respiro narrativo delle grandi scritture. 

Credevo di non conoscere Maylis de Kerangal ed in fondo è così, anche se ho ritrovato nella mia personalissima wish list “Corniche Kennedy”, appuntato credo per qualche buona recensione su Goodreads; a riannodare il filo hanno contribuito Dedica, festival letterario che propone ogni anno un autore per otto giorni di vita pordenonese durante i quali le sue opere vengono presentate in diverse forme artistiche, e il fratellone quellofotografo, a cui dobbiamo anche l’autografo vergato in francese e scrittura da medico sulla copia che ho avuto sul comodino. 

“Fuga a Est” è la storia di due allontanamenti e di un incontro: Alëša,  giovane russo che sta viaggiando con il plotone di coscritti e che cerca di sottrarsi alla leva , ed Hélène, una donna francese sulla quarantina che sta mettendo chilometri fra la sua vita e quella dell’amante. Due traiettorie di viaggio verso una speranza che sono destinate a incrociarci quando fra i due, nonostante l’assenza di una lingua comune, nasce una complicità che potrebbe rivelarsi tragica. 

Starò lontano da ogni tipo di spoiler anche fortuito, perché il “come andrà a finire” sarà parte del piacere della lettura, ma su un aspetto vorrei concentrare l’attenzione: alcune pagine tratteggiano, quasi in forma di elenco, la storia russa degli ultimi secoli, mescolando politica e cultura, società e letteratura. È un passaggio magnifico, che spiega tanto di un popolo e persino dell’abisso verso cui è stato lanciato. 

“Fuga a Est” si legge rapidamente, e ci si mette poi un bel po’ a lasciarselo alle spalle. 

SCHEDA LIBRO
Autore: Maylis de Kerangal
Titolo: Fuga a Est
Editore: Feltrinelli
Collana: I narratori
Pagine: 96
ISBN: 978-8807035401

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Riassumendo
  • 7.5/10
    Trasportante - 7.5/10
7.5/10

Quarta di copertina

Sulla Transiberiana, Alëša ed Hélène, due sconosciuti, sognano la fuga. Lui, russo, vuole fuggire da quel treno e dal suo destino di coscritto che lo porta in una Siberia da incubo, un incubo fra bruti che hanno già cominciato a vessarlo. Per lei, francese, che scappa da Anton, l’amante seguito fino a Krasnojarsk, il treno diretto verso un altrove sconosciuto è speranza di liberazione.

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