Ormai Dortmunder lo prescrivo come antidoto a quelle giornate in cui nulla sembra andare diritto e in cui hai la necessità fortissima di evadere dentro le pagine di un libro, sfogliare e non pensare (troppo). Si fa una gran fatica a recuperarli e tocca affidarsi ai mercatini o ai siti di remainders, ma la soddisfazione umorale che ne consegue è quasi impagabile. 

In Dortmunder scherza col fuoco il nostro amatissimo protagonista, ideatore di piani criminali di ampio respiro e altrettanto enorme sfortuna, si prende una pausa e decide di dedicarsi a un colpo di quelli facilifacilifacili, una semplice rapina in una gioielleria chiusa per ferie (e quanta ironia sull’evidenza del cartello in vetrina…). Sorprendentemente va più o meno tutto bene, salvo che – per un complesso evento diplomatico – nella cassaforte della gioielleria è conservato anche il Fuoco Bizantino, ambitissimo anello con rubino che ha già causato più di un incidente internazionale in quanto rivendicato da una mezza dozzina di paesi e organizzazioni diverse. 

Naturalmente il povero Dortmunder è assolutamente inconsapevole di quanto sottratto, e mentre in una meravigliosamente tratteggiata New York si scatena una gigantesca caccia all’uomo, al nostro eroe non resta altra possibilità che ideare un modo per restituire il maltolto salvando la pelle e la (semi-pulita) fedina penale. 

“Lettura che più leggera non si può, ma infinitamente divertente” l’ho già scitto in un’altra occasione dortmundiana e lo ribadisco, con il condimento ulteriore di una serie di dialoghi perfetti, una trama in cui alla fine tutto si incastra e una descrizione degli ambiente criminali ed etnici newyorkesi che non sarà politicamente corretta ma che regala una luce intensissima alla Grande Mela.

 

SCHEDA LIBRO
Autore: Donald E. Westlake
Titolo: Dortmunder scherza col fuoco
Editore: Mondadori
Collana: Il giallo n. 1851
Anno di pubblicazione: 1984 (prima edizione 1983)
Pagine: 174

 

Riassumendo
  • 8/10
    Dortmunder, non ti lascerò mai - 8/10
8/10

Quarta di copertina

John Dortmunder, sovrano ideatore di piani criminali, generalmente baciato da una sfortuna intollerabile, questa volta fa un colpetto da solo.
Una cosetta facile, in una piccola gioielleria periferica, tanto per tenersi allenato e tirare a casa qualche quattrino.

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