Me lo avessero chiesto qualche mese fa avrei dovuto confessare di non aver mai visto Harry Potter. Poi ho subito un complesso ricatto morale dell’accoppiata MoglieRiccia+FigliocciaColombiana (credo inerente degli esami che non volevo fare, temo) e il risultato è stata una maratona a cui mi sono accostato con animo prima scettico, poi incuriosito, poi appassionato, e adesso ad ogni ricorrenza confido che qualcuno mi regali il cappello parlante per scoprire se sono Tasso Rosso come auspico.
Dopo HP, sono inevitabilmente seguiti gli Animali Fantastici (in tutte le declinazioni, con e senza J. Depp).
Poi negli ultimi giorni mi sono goduto (tanto) l’ultima fatica letteraria di Andrea Fazioli – che sempre mi ha conquistato e mi conquisterà – e ho scoperto che ci sono degli Animali Fantastici più fantastici di quelli di Scamander.
Li ha inventati Ernesto, padre separato, e ce li racconta in una serie di lettere/racconti indirizzati alla figlia che riescono nel miracolo di svilupparsi commuoventi e poetici insieme; Ernesto che ingaggia Contini (fra gli investigatori più memorabili dell’ultimo ventennio giallo) per togliersi il dubbio di aver compiuto un delitto orrendo e per coinvolgerlo, non del tutto coscientemente, in una complessa storia di transfrontiera ticinese, traffici malavitosi, sfruttamento. Le ombre di Ernesto Magni, le sue fragilità umane, e la testardaggine quasi innaturale in Contini accompagnano il lettore nello sviluppo di una narrazione fluida e avvincente, che accarezza le anime dei protagonisti e sfocia nella denuncia sociale.
Le strade oscure è uno splendido romanzo noir, delicato e feroce nei punti giusti, dal ritmo perfetto. Non ho mai smesso di consigliare Fazioli, e Le strade oscure mi ha confermato – una volta di più – che non ho sbagliato.
SCHEDA LIBRO
Autore: Andrea Fazioli
Titolo: Le strade oscure
Editore: Guanda
Collana: Guanda Noir
Pagine: 324
ISBN: 978-8823524774
Acquisto: Amazon.it, 5% sconto (cartaceo € 17,10 – ebook € 9,99)
Riassumendo
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8/10
Quarta di copertina
Ogni giorno all’alba uomini e donne passano il confine tra Italia e Svizzera per andare al lavoro. Si chiamano frontalieri e sono decine di migliaia. Ernesto Magni è uno di loro. La sua sembra essere una vita come tante, finché tra un brusco licenziamento e una separazione mai accettata non prende una brutta piega. Nella vicenda viene coinvolto Elia Contini, un piccolo investigatore privato che vive sulle montagne ticinesi