C’erano quelle volte che si prendeva la macchina e si andava a mangiare in osmiza. Che poi a quei tempi non c’erano ancora le app e i siti specializzati, per cui partivi e ti facevi il giro del Carso sperando di beccare quella aperta, e poi era un trionfo di piatti non ordinati ma serviti, uova sode come non le ho più mangiate, prosciutto cotto nel pane, formaggi e bicchieri di Terrano: il vino delle mie parti che lasciava una traccia rossa sul bicchiere.
La scrittura di Mohamed Mbougar Sarr ha la stessa corporeità del Terrano e abbandona la medesima traccia rossa, ma sull’anima.
Ho gridato al capolavoro letterario per lunghi tratti della lettura di questo romanzo complesso, sfaccettato, denso, ripieno di sensibilità e di storie. La più recondita memoria degli uomini è un libro che racconta di ossessioni, passioni, identità, libri. O, meglio, di un libro e degli infiniti impatti che ha avuto su lettori, critici, editori, uomini, donne, famiglie.
Il libro è Il misterioso Labirinto del disumano, scritto da un autore senegalese come il protagonista (e come lo stesso Sarr, in uno dei mille intrecci di piani narrativi di cui La più recondita memoria degli uomini è zeppo). L’autore del tomo misterioso, T. C. Elimane – e persino la storia delle sue iniziali sarà parte del giallo – sembra svanire nel nulla poco dopo la pubblicazione: la sua storia e quella del suo romanzo saranno quindi affidati a una pluralità di voci diverse eppure perfettamente intrecciate fra di loro che nell’alternarsi del racconto creano un vero e proprio mondo che ci parla di identità da ricercare, di legami traditi, di continua ricerca del significato di esistere.
Leggendo, ho avvertito tracce (fortissime) di Bolano, qualche suggestione mi ha riportato al Club Dumas di Perez-Reverte, alcune pagine persino all’Eco del Pendolo. Soprattutto, io che nonostante non sia in grado di coordinare due movimenti insieme non leggo mai un libro solo alla volta, ne La più recondita memoria degli uomini mi sono immerso completamente senza che vi fosse spazio per niente altro (letterariamente parlando).
SCHEDA LIBRO
Autore: Mohamed Mbougar Sarr
Titolo: La più recondita memoria degli uomini
Editore: E/O
Collana: Dal mondo
Pagine: 424
ISBN: 978-8833575070
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Riassumendo
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8.5/10
Quarta di copertina
Diégane è un giovane scrittore senegalese trapiantato a Parigi, dove cerca di farsi strada nell’ambiente letterario francese e frequenta un gruppo di giovani artisti africani in cui si beve, si fa l’amore e si discute di letteratura. La sua vita subisce una brusca svolta quando, nel 2018, si imbatte nel Labirinto del disumano, un romanzo del 1938 che all’epoca ha fatto scandalo, ma che secondo Diégane è un capolavoro.