C’è stata un’epoca, e mette i brividi solo pensarci, in cui i libri si bruciavano. 

E poi ci sono libri che sembrano scottare, per quanto sono intensi, passionali, incisivi, ribollenti di vita. Zweig di libri così ne ha scritti un bel po’, e Notte fantastica – raccolta di quattro racconti in edizione adelphiana – è un libro che sembra bruciare. 

A partire dal primo racconto (La donna e il paesaggio), racconto quasi onirico che si apre con una descrizione dell’afa estiva che mi ha fatto letteralmente sudare, assistiamo alle vicende di personaggi che vivono sensazioni ed emozioni con una totalità quasi omerica, ma calati in una narrativa dostoevskijiana. E sembra uscito direttamente dalle pagine di Memorie dal sottosuolo il protagonista del racconto che regala il titolo alla raccolta: una parabola verso l’inferno e ritorno di un uomo ricco e annoiato che scoprirà in modo sorprendente un nuovo sapore della vita. Seguono “Il vicolo al chiaro di luna” – di sorprendente attualità – e “Leporella”, pagine intense, dolorose, commuoventi, laceranti. 

Una summa dell’arte letteraria di Zweig, piccoli lampi vividi e chiarissimi della sua grandezza che rischiarano il cielo scuro e pesante di notti insonni. 

Davvero, io adesso mi giro e metto via Notte fantastica insieme agli altri Zweig che, per motivi alfabetici, chiude la nostra libreria nella sezione letteratura straniera. E spero che queste pagine si raffreddino un po’. 

 

SCHEDA LIBRO
Autore: Stefan Zweig
Titolo: Notte fantastica
Editore: Adelphi
Collana: Piccola Biblioteca Adelphi n. 636
Pagine: 228
ISBN: 978-8845927232

 

Riassumendo
  • 8.5/10
    La passione, quella che trasforma - 8.5/10
8.5/10

Quarta di copertina

Denominatore comune dei quattro superbi racconti qui radunati è l’incontrollabile violenza delle passioni, cui Zweig ha saputo dar voce con rara efficacia

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