Terza avventura del Maggiore Morosini in A.O.I. e terza occasione in cui Giorgio Ballario mi convince pienamente. Non me ne vorrà se il godermi le vicende africane del suo protagonista fa rima, nella mia vita, con il momento delle agognate ferie e del massimo relax, che si traduce tipicamente in pila di libri sotto l’ombrellone e recensioni abbozzate di sera, su un balcone quasi a picco sul mare.
E con la stessa aspettativa, leggevo e attendevo l’omaggio, l’aggancio con la realtà storica che ormai ho imparato a ricercare dopo aver approfondito, grazie al romanzo precedente, l’incredibile storia del leggendario Duca degli Abruzzi. Ed eccoli qui, un Hugo Pratt bambino che mi ha fatto lacrimare e ricordare che di Corto Maltese mi manca ancora un bel po’ da affrontare, un Marinetti a fine ciclo e un cameo del Comandante Diavolo, uno al cui cospetto Lawrence d’Arabia impallidisce come Casper ma che siccome era italiano…
Trama solidissima, persino qualche suggestione IndianaJonesesca, ambientazione storica perfetta con i primi vagiti di tragica collaborazione con il Reich e scenari da favola africana sullo sfondo: Le rose di Axum è assolutamente godibile!
SCHEDA LIBRO
Autore: Giorgio Ballario
Titolo: Le rose di Axum
Editore: Edizioni del Capricorno
Collana: –
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 267
ISBN: 978-8877074898
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Riassumendo
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8.5/10
Quarta di copertina
Febbraio 1936: in piena guerra di Abissinia, nelle saline di Massaua, retrovia del conflitto, viene scoperto il cadavere di un indigeno torturato e sfigurato. Sembra un caso di ordinaria amministrazione: e infatti le autorità coloniali lo liquidano come una banale vendetta fra clan eritrei. Invece l’omicidio dell’ignoto indigeno finirà per intrecciarsi con una torbida vicenda di spionaggio e complotti internazionali che condurrà il maggiore Morosini fino alla mitica città di Axum