Tralasciamo per un secondo il fatto che sono su Instagram a scrivere la recensione di un saggio di un (grande) giornalista che racconta la sua avventura alla scoperta di Instagram: si configurerebbe infatti una sorta di meta-post carpiato che, per la clamorosa distanza di capacità di pensiero e di parola, finirebbe per provocare una frattura spazio-social-temporale da episodio di Black Mirror e di cui l’esito finale dovrebbe prevedere un collasso intergalattico nel – recentemente fotografato – buco nero della Via Lattea.
Per garantire la salvezza planetaria, mi concentrerò quindi sulle sensazioni (poeti riccioluti avrebbero scritto Emozioni) che hanno accompagnato la mia lettura.
La prima – e mi capita spesso anche quando Ceccarelli è ospite a Propaganda Live – è un misto di referenza e gratitudine: l’autore non si è limitato a un viaggio nella galassia social dominato dall’arguzia e dalla capacità di far sorridere che gli è certamente propria. C’è più pensiero in questo ritratto degli italiani nei social di molti saggi letti sull’argomento, e più comprensione del nostro immaginario che in celebrati romanzi contemporanei. Instagram è ritratto come un luogo perfetto per descrivere le nostre storiche caratteristiche di popolo: esalta l’individualismo prima della comunità (di cui alla lunga però si apprezzano i pregi), consente di volgere tragedia in commedia, ci mostra generosi quando serve, cinici quanto basta, disincantati quasi sempre. E per dimostrare che in fondo la novità sta nel mezzo e non nel contenuto, ogni video virale è associato a un ricordo del passato, ogni volgarità improvvisa a un momento-fasto della Prima Repubblica, e tutto funziona meravigliosamente bene.
Molto italianamente ancora, il viaggio si compie con una compagnia familiare, e mi son quasi commosso nel leggere degli scambi con il figlio Giacomo (quasi un co-autore, vien da dire) e con i ricordi del padre, capace di trasmettere la curiosità verso l’umano a chi aveva un DNA prontissimo a recepirlo.
Avevo iniziato a leggere pensando di farmi solo quattro risate, ho affrontato un testo ricchissimo, avvolgente, mai banale e persino (lo dico) impegnativo in alcuni passaggi. Grazie, quindi, a Filippo Ceccarelli.
SCHEDA LIBRO
Autore: Filippo Ceccarelli
Titolo: Lì dentro: Gli italiani nei social
Editore: Feltrinelli
Collana: –
Anno di pubblicazione: 2022
Pagine: 366
ISBN: 978-8807493324
Acquisto: Amazon.it (ebook, € 11,99; cartaceo copertina flessibile € 18,05)
Riassumendo
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8/10
Quarta di copertina
“Instagram mi piace da impazzire, letteralmente; Twitter per niente; Facebook non l’ho ancora capito tanto bene; YouTube mi affascina, però mi stanca, mentre TikTok deve essere formidabile, ma non ho tanto tempo e così me lo becco di seconda mano quando rimbalza sul mio schermo. Gli altri, boh, in tutta sincerità ho pure un po’ di strizza a registrarmi, eccetera. Quel che ho mi basta e soverchia, come diceva Andreotti”