E niente, ogni volta che leggo Biondillo io mi sorprendo. E poi mi rendo conto che non dovrei sorprendermi, e mi dico che la prossima volta col cavolo che succederà, e poi accade. E anche con I cani del barrio mi è capitato.
E allora mi son fermato un attimo e ho provato a capire perché.
E alla fine mi son reso conto che quello che mi colpisce non è Ferraro, meraviglioso protagonista di cui salutiamo con particolare entusiasmo il ritorno. Non è neppure quella fortissima attenzione agli aspetti sociali che ci circondano, fanno parte della nostra vita, avvolgono le nostre giornate e – che diamine! – è così bello che pervadano così potentemente anche la nostra fantasia di lettori. E nemmeno la forma narrativa, quei dialoghi perfetti, l’equilibrio fra la vicenda “gialla” e la vita dei personaggi e della città che vi respira intorno. Non basterebbe ancora.
Ho capito che quello che mi fa impazzire è la capacità sovraumana dello Scrittore di dipanare una serie di fili. Il romanzo è ambientato nei primi mesi del 2020, e inevitabilmente segui le vicende cittadine, istituzionali e familiari legate a una malattia che nessuno ancora comprende; è un filo che a un certo punto si incrocia con l’occupazione criminale di alcuni spazi, fisici e non, e ne hai identificato un altro, che ti avvolge come il primo e insieme al primo. Poi resti ingabbiato in eventi da alta società che nascondono ben altro, con nuovi mestieri e nuovi rapporti, con realtà solidali ed altre di prevaricazione, ed ogni storia ha il suo gomitolo da avvolgere, il suo filo – appunto – da seguire.
Poi tutto trova una sua conclusione nel finale: che è inaspettato, a tratti bellissimo, certamente coerente con quel che hai letto, perché lo Scrittore non prende in giro nessuno. Svolge fili, li dipana, ci gioca un po’, ma non prende in giro. Mai.
SCHEDA LIBRO
Autori: Gianni Biondillo
Titolo: I cani del barrio
Editore: Guanda
Collana: Guanda Noir
Anno di pubblicazione: 2022
Pagine: 400
ISBN: 978-8823530331
Acquisto: Amazon.it : ebook 9,99, cartaceo € 17,10
Riassumendo
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7/10
Quarta di copertina
In un bosco fuori città un furgone scarica un uomo imbavagliato. Due energumeni dal volto coperto riempiono di botte il malcapitato, poi lo legano a un albero. È chiaramente un’esecuzione. Ma il posto non è davvero isolato, stava passando di là, per caso, un cacciatore che riesce in qualche modo a far fuggire i criminali e a chiamare le forze dell’ordine.