Ci sono libri che meritano il loro tempo. Sono libri che non puoi permetterti di affrontare in metropolitana, fra i ritmi sincopati delle fermate che si succedono l’una all’altra, e tu ti perdi ad ascoltare lingue sconosciute e a immaginare le traiettorie che ci hanno portato tutti lì in quel preciso momento, fra Cimiano e Crescenzago.
No, ci sono libri che affronti sul divano, con il silenzio di un pomeriggio domenicale intorno, la luce del sole che bagna le vetrate, il gatto che ronfa e forse sogna di essere inseguito, tanto da muovere le zampette su una tua spalla.
Il cuoricino mi ha detto che Canto per Europa di Paolo Rumiz andava letto così, calcando l’attenzione su ogni parola, su ogni “a capo” della meravigliosa edizione Feltrinelli che lo prova a contenere. E scrivo “ci prova”, perché il Mediterraneo trabocca salato dalle pagine, il vento della città in cui nacque l’Autore soffia fra i capelli, il divano si trasfigura in Moya, scafo di legni vivo. E accanto ti siede Europa (anzi, “Evropa”, il mare sentenziò “così chiamatela”), con le sue caviglie, le sue bianche braccia, il suo viso che sembra mostrare due lati come una moneta. E’ una viaggiatrice come lo sono i moderni Argonauti compagni di viaggio, ma è soprattutto una idea: l’Europa che è “il sogno di chi non ce l’ha”, ma anche Europa che “ripeti e già ne avverti il senso, fatto di guerre, di amori e di naufragi”. E mai delle parole scritte su una pagina mi sono sembrate così attuali.
Ci sono libri che meritano anche un loro spazio. Un giorno io e Mogliericcia ci decideremo a creare uno spazio per i libri che ci hanno autografato, e Canto per Europa di Paolo Rumiz sarà il primo, con il suo fiore che ci sorride e ci dice che tutto andrà nel verso giusto, che basterà annaffiarci.
SCHEDA LIBRO
Autore: Paolo Rumiz
Titolo: Canto per Europa
Editore: Feltrinelli
Collana: I narratori
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 240
ISBN: 978-8807034565
Acquisto: Amazon.it : cartaceo copertina flessibile € 16,15, ebook: € 11,99
Riassumendo
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8.5/10
Quarta di copertina
L’Europa, imbarbarita e senz’anima, ha dimenticato le sue origini e persino il suo nome. Per ritrovarlo, quattro Argonauti occidentali – nomadi incalliti – battono il Mediterraneo su una barca ultracentenaria portatrice di una grande storia. Sulle coste del Libano, prendono a bordo una giovane profuga siriana di nome Europa, che chiede di fuggire con loro verso ovest.