Cominciamo dal “come ci sono arrivato”. Ne La settimana in giallo di Sellerio avevo letto un racconto di Simona Tanzini e me ne ero appuntato il nome; poi son finito in libreria in una delle rare visite di questi ultimi due anni, ho dato un occhio in giro, ho associato il libro sullo scaffale a quell’appunto, ho iniziato e sfogliare e a pagina 11 ho trovato le due citazioni con cui si apriva il volume. De Andrè (ecco perché mi suonava “Conosci l’estate”!) e il Guccini di Madame Bovary). Preso.
Oltre che ad attivare le mie sinapsi e a rendere improrogabile l’acquisto, sono due citazioni che rappresentano perfettamente il romanzo: Viola, giornalista romana trasferita a Palermo, protagonista e voce narrante, ha una caratteristica psichica che non vuole definire disturbo: vede i suoni o ascolta i colori, ha quella che viene definita come la figura retorica che abbiamo studiato a scuola, “sinestesia”. “Io per un giorno per un momento / corsi a vedere il colore del vento” cantava De Andrè, ed è quello che capita a Viola: la sua vita è una immersione in un percepito che inizialmente fai fatica a cogliere, ma che poco a poco diventa – mai banalmente – parte della tua esperienza di lettore, ed è davvero un bel leggere.
L’altra protagonista del romanzo è certamente l’ambientazione: una Palermo fragile e bellissima, ricca di contraddizioni (quasi ossimorica, se volessimo continuare il gioco delle figure retoriche), eternamente sospesa fra la tragedia e la leggerezza, fra classi sociali in palese contrapposizione e luoghi in cui si mescolano chi la vita la affronta e chi l’afferra per scuoterla. Ed è una Palermo caldissima di agosto, resa ulteriormente rovente da un vento di scirocco che riempie le strade e “che trasforma una realtà abusata / e la rende irreale”. Certo che nella Scirocco gucciniana le strade sono bolognesi e il vento caldo è del tutto inconsueto, ma utile – come nella Palermo della Tanzini – a “spingerci a guardare / dietro la faccia abusata delle cose / nei labirinti oscuri delle case /dietro lo specchio segreto di ogni viso / dentro di noi”.
Conosci l’estate? mi è piaciuto parecchio, e Simona Tanzini promette faville. Son qui ad aspettare!
SCHEDA LIBRO
Autore: Simona Tanzini
Titolo: Conosci l’estate?
Editore: Sellerio
Collana: La memoria
Anno di pubblicazione: 2020
Pagine: 280
ISBN: 978-8838940590
Acquisto: Amazon.it : cartaceo copertina flessibile € 13,20, ebook: € 9,99
Riassumendo
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7.5/10
Quarta di copertina
Viola, romana trapiantata a Palermo per un combinarsi di caso e di scelta, è un «volto televisivo», una giornalista tv. Ha un disturbo della percezione (lei preferisce «una particolarità»), la sinestesia: ogni cosa, ogni luogo, ogni persona che guarda si unisce, per lei, a una musica e la musica a un colore; ma non tutti, alcuni non hanno musica e quindi colore, «meglio tenersi lontani».