Non so se sia per merito di Alberto Garlini, ma stamattina mi son svegliato con una gran voglia di ascoltare Guccini, come non facevo da un po’ (e chi mi conosce sa che sui testi del Guccio ho letteralmente imparato l’italiano e un certo gusto per la parola). Stanotte, a un orario da fine di festa di Capodanno (se mai le frequentassimo), ho terminato compulsivamente la lettura di Il sole senza ombra, e ho avuto l’impressione (direi una Epifania…) che le due cose fossero collegate. 

E in effetti… Il romanzo di Garlini si apre in una ambientazione bolognese di piena contestazione del ’77: una Bologna “capace d’amore / capace di morte” che, fra amori liberi e scontri con la polizia, vede nascere il talento comico di Elmo X, protagonista del romanzo insieme alla voce narrante di Alberto, che di quel talento diventerà negli anni manager e mentore. 

Elmo è un personaggio di infinita complessità, di quelli che rimangono scolpiti nel cuore: la sua è una comicità fastidiosa, a volte volgare (“poi quando ci vuole per la battuta mi farei spellare”), che non si pone limiti e non ne vuole riconoscere: diventerà celebre con uno spettacolo comico sull’omicidio Moro, passando da serate organizzate nei sottoscala occupati ai teatri, e approdando infine nel dorato mondo della televisione degli anni ’90. Ma Elmo resta – a suo modo – Elmo: sempre sul filo fra innocenza e crudeltà assoluta, fra la gioia che porta una risata e una insensibilità che fa rima con cattiveria. Lo segui, lo ricerchi, ne resti colpito quanto respinto come raramente mi è capitato di essere nella recente vita da lettore. Elmo può esclamare di essere “io falso, io vero, io genio, io cretino / Io solo qui alle quattro del mattino, l’angoscia e un po’ di vino”.

Elmo è lì, mi sembra di sentirlo cantare “Io dico addio a tutte le vostre cazzate infinite / Riflettori e paillettes delle televisioni / Alle urla scomposte di politicanti professionisti /A quelle vostre glorie vuote da coglioni” poco prima di darsi fuoco (il romanzo si apre così, non sto spoilerando). Ma Elmo è decisamente più complesso, e la stanchezza non può essere l’unica motivazione. 

Il sole senza ombra è un romanzo pieno, duro, sospeso fra verità e finzione. Un romanzo bellissimo. 

(le citazioni fra virgolette sono ovviamente tratte da testi gucciniani)

SCHEDA LIBRO
Autore: Alberto Garlini
Titolo: Il sole senza ombra
Editore: Mondadori
Collana: –
Anno di pubblicazione: 2021 
Pagine: 420
ISBN: 978-8804739593

Acquisto: Amazon.it : cartaceo copertina flessibile € 19, ebook: € 10,99

Riassumendo
  • 8/10
    Intenso, quasi doloroso, bellissimo - 8/10
8/10

Quarta di copertina

In vacanza a Taormina nello svogliato tentativo di salvare la sua relazione con la giovane e forse troppo solare Marta, Alberto, talent scout e agente di spettacolo, vede in tv Elmo X, il più sovversivo stand-up comedian della storia italiana, ardere in un rogo sulla spiaggia di Riccione. Si tratta di un incidente, come sostiene il suo entourage, o di un tentato suicidio, come sussurrano le malelingue e i tanti detrattori che Elmo si è guadagnato con i suoi caustici monologhi sui vizi del Paese?

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