Mentre leggevo Pimpernel, ultimo romanzo del compianto Paolo Maurensig che ci ha lasciato lo scorso maggio, sono incappato nelle opere di Ememem, street artist francese che interviene su buchi e crepe presenti nell’asfalto trasformandoli in sorprendenti momenti di fragorosa bellezza.
E scorrendo queste immagini colorate, riparatrici e immaginifiche, ho pensato alla storia di “Pimpernel”, che nasce da una novella di Henry James, ritrovata per caso da Maurensig e da lui completata nelle sue parti mancanti: inevitabile domandarsi durante la lettura se si stessero leggendo parole di James o dell’autore de La variante di Lüneburg, fino a quando non ci si rende conto che farsi trascinare dalla storia e dai suoi effetti è il modo giusto per godersi il romanzo, senza ricercare il confine fra asfalto e mosaico e gustandosi la bellezza della sua interezza.
In Pimpernel respira una fortissima impronta ottocentesca: la storia d’amore fra un giovane scrittore americano e una giovane e splendida donna dal passato oscuro è, in fondo, una magnifica occasione per ragionare sull’arte. Lo dimostrano l’ambientazione, una Venezia oziosa e rilassata fra incontri culturali e bruciante passione, la ricerca della bellezza e il prezzo che per essa si è disposti a pagare. Di meno ottocentesco c’è – forse, sono colpevolmente poco cultore del periodo – la volontà di emancipazione femminile della protagonista, in un equilibrio sottile e ricercato fra inquietudine e desiderio, a prezzo di una fragilità destinata alla distruzione.
SCHEDA LIBRO
Autore: Paolo Maurensig
Titolo: Pimpernel. Una storia d’amore
Editore: Einaudi
Collana: Supercoralli
Anno di pubblicazione: 2020
Pagine: 189
ISBN: 978-8806246419
Prezzo (Amazon.it, clicca per 15% sconto): cartaceo copertina rigida: € 15,20; eBook: € 7,99
Quarta di copertina
Paul Temple è un giovane scrittore americano, riservato e ambizioso, in cerca dell’ispirazione per una nuova opera. E Venezia è una fonte inestinguibile per gli spiriti assetati di bellezza: le botteghe degli antiquari, la laguna, la luce magnificente, le vetrine con i liuti rinascimentali.