Ovviamente è una rilettura, che altrettanto ovviamente segue di anni la visione del pluripremiato film di Spielberg. Diciamo che era una forma di auto-verifica: dopo aver letto negli ultimi anni molta saggistica e qualche (buon) romanzo sul tema, volevo verificare se i ricordi – un po’ appannati – della prima faticosa lettura fossero almeno in parte confermati. E’ così, e proverò a spiegare perché dalla tastiera mi è uscita la parola “faticosa”.
La lista di Schindler non è, naturalmente, un romanzo: si avvicina alla biografia, ed ha il merito di ricostruire le vicende di un uomo e di tutte le sue ambiguità. Cattolico con un rapporto difficile con i familiari, sposato con una donna che sarà complice della sua opera di bene eppure decisamente donnaiolo, industriale amico di gerarchi che giunge a Cracovia per motivi squisitamente commerciali, da amante del lusso e delle grandi spese, ma che non potrà sopportare gli orrori a cui il suo paese sta costringendo milioni di altri esseri umani. Infine – nella parte che forse va oltre il film – uomo celebrato per le sue azioni ma essenzialmente sconfitto, solo, costretto ai margini.
In tutto ciò, una buona prima metà del volume tende alla presentazione di infiniti personaggi ed è di una difficoltà di lettura che ricordavo nitidamente, e che confermo: è nello stile stesso di Keneally che la trama risulti complicata da avvicinare, intervallata com’è da ricordi di conoscenti o da considerazioni dell’autore. Non è – e credo fosse nelle intenzioni dell’autore – un libro che si possa leggere “d’un fiato”: va interrotto quasi necessariamente, a volte meditato, e poi ripreso quando il tempo e l’umore lo consentono.
E’ come se avessi avvertito una sorta di distacco fra quanto raccontato – che non può non far rabbrividire, con quella vena di incredulità del “come è potuto accadere?” che tanto terrorizza per i nostri giorni futuri – e la mancanza di tensione narrativa; in questo, se proprio vogliamo giocare al vecchio e abusato “meglio il libro o il film”, la potenza registica di Spielberg ha fatto decisamente la differenza.
O forse – non posso proprio escluderlo – il problema è averlo letto dopo aver guardato un cappotto rosso attraverso occhi ripieni di lacrime, nella dimostrazione plastica che a volte un’immagine – un fotogramma – sono in grado di superare mille parole.
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SCHEDA LIBRO
Autore: Thomas Keneally
Titolo: La lista di Schindler
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: –
Anno di pubblicazione: 1982
Pagine: 406
ISBN: 978-8860615503
Su Amazon.it: € 12,00 – cartaceo con copertina flessibile
PROGETTI
Letti: 126; da leggere: 875
Riassumendo
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7/10
Quarta di copertina
Che cosa significava finire nella “lista di Schindler”? Chi era in realtà Oskar Schindler, giovane industriale tedesco cattolico e corteggiatore di belle donne? Basandosi anche sulle testimonianze di quanti lo conobbero, Keneally ricostruisce la vita straordinaria di questo personaggio ambiguo e contraddittorio.