Credo che la principale difficoltà nello scrivere una biografia, anche quando la forma è romanzata come nel caso de La vasca del Fuhrer di Serena Dandini, sia costituita dalla ricerca del sottilissimo equilibrio fra il raccontare la vita della protagonista senza interventi o pensieri personali e il far prevalere la propria voce su quella dell’esistenza che si sta raccontando (vero Carrere?).
Serena Dandini è riuscita a centrare perfettamente questa linea sottile e ci si è mossa sopra come una equilibrista di larga esperienza circense: l’incredibile vita di Lee Miller – modella, fotografa, reporter, amica di artisti, indimenticabile autrice di scatti dolorosi, chef pluripremiata etc. etc – non è mai in secondo piano e di tanto in tanto, nella giusta misura, compare l’autrice, a raccontarci l’impatto che ha avuto nella sua storia personale l’aver incrociato Lee, le ricerche fatte, i viaggi intrapresi sulle orme di una personalità poco conosciuta e tutta da scoprire.
La vasca del Fuhrer è una magnifica lettura, tra le migliori di questa mia estate. Uno di quei libri che ti porta a prendere forsennati appunti, ad intraprendere nuove strade di conoscenza storica, e che ti costringe di tanto in tanto a googlare forsennatamente (anche perché non gode di un adeguato supporto iconografico, immagino per una questione di diritti). Ecco, forse si sente un po’ la mancanza delle immagini, ma questo in fondo apre la strada alla ricerca e a nuove, interessanti scoperte.
SCHEDA LIBRO
Autore: Serena Dandini
Titolo: La vasca del Fuhrer
Editore: Einaudi
Collana: Stile Libero Big
Anno di pubblicazione: 2020
Pagine: 248
ISBN: 978-8806242824
Prezzo (Amazon.it, 15% sconto): cartaceo: € 16,62, ebook 9,99
Riassumendo
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8/10
Quarta di copertina
«È possibile per una donna rimanere “un genio libero” e “uno spirito dell’aria” senza pagare nessuna conseguenza?». Un’istantanea in bianco e nero coglie una donna dalla bellezza struggente immersa in una vasca da bagno del tutto ordinaria.