Ci sono libri di cui avverti immediatamente il valore. Fin dalle prime pagine intendo: fai appena in tempo ad aprirli, a girare le primissime pagine, e ti sorprendi a cambiare impercettibilmente la posizione, a piazzarti meglio il cuscino dietro la testa, a tirarti su sulla sdraio, a stirare un attimo le spalle. A me capita così, è proprio una sensazione fisica.
E dalle prime righe di Milone, psichiatra con anni di esperienza riversati poeticamente in queste pagine, ho capito dalla pressione improvvisa sui muscoli del collo che avevo tra le mani un racconto prezioso. Con frammenti di testo che stanno in sottile equilibrio fra la prosa e la poesia, Milone racconta la malattia mentale e un reparto psichiatrico con una voce unica, colma di umanità eppure capace di far sorridere, oltre che commuovere e riflettere.
Soprattutto, e credo sia l’aspetto di questo oggetto letterario dalla difficile collocazione che mi ha convinto di più, nonostante la capacità di muoversi anche le corde della leggerezza e del divertimento, Milone non cede alla tentazione di concedere qualunque tipo di sconto. Il reparto, la malattia mentale, la sorte dei pazienti gridano realtà e dolore.
Pur con una forma narrativa del tutto differente, ho sentito risuonare note di “La malattia di Sachs” di Martin Winckler, che avevo adorato anni fa e che mi è venuta una voglia insopprimibile di rileggere.
SCHEDA LIBRO
Autore: Paolo Milone
Titolo: L’arte di legare le persone
Editore: Einaudi
Collana: Supercoralli
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 191
ISBN: 978-8806246372
Prezzo (Amazon.it, 15% sconto): cartaceo: € 17,57, ebook 9.99
Riassumendo
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8/10
Quarta di copertina
Paolo Milone ha lavorato per quarant’anni in Psichiatria d’urgenza, e ci racconta esattamente questo. Nudo e pungente, senza farsi sconti.