Stefan Zweig è un autore che sto centellinando negli anni, e Momenti fatali spiega perfettamente il perché.
Non c’è stato, nella mia vita di lettore, una sua singola riga che non mi abbia affascinato. Dai titoli forse più noti a quelli che sono stati per me una scoperta, continuo a trovare nei libri di Zweig il senso stesso del piacere della lettura: attimi di puro godimento dell’intelletto altrui, viaggi verso mondi mai esplorati, curiosità di scoprire da dove nascano, e via elencando.
Momenti fatali è il racconto di quattordici momenti che Zweig definisce decisivi nella storia dell’uomo (se mi state leggendo sul blog, li troverete elencati a fine post): tutti – sottolineo tutti – sono assolutamente godibili, sospesi fra la scrittura precisa eppure evocativa dell’autore e il bisogno quasi fisico di sapere di più di ognuno di essi. Alcuni vi sembreranno noti, altri sorprendenti (per me lo è stata la storia della Marsigliese, ad esempio), ed è perfetto per il migliore dei giochi da circolo letterario (“E il tuo preferito fra i Momenti fatali?” – il mio è Händel, magnifico e commuovente).
Sono i racconti dei momenti in cui una decisione presa, una piccola dimenticanza, la scelta di muovere verso una battaglia o restare nelle retrovie cambierà definitivamente il corso della Storia: istanti in cui si decide il destino di una vita e della sua memoria, sospesi fra l’oblio e il disprezzo o la fama e la gloria. Per chi legge, è facile passare in un pensiero istantaneo dal momento fatale della Storia a quello della tua vita. Ad avere la penna, l’acume e la delicatezza di Zweig, sarebbe un magnifico romanzo autobiografico, già composto da ognuno delle tue singole scelte.
SCHEDA LIBRO
Autore: Stefan Zweig
Titolo: Momenti fatali
Traduzione: Donata Berra
Editore: Adelphi
Collana: Gli Adelphi 390
Anno di pubblicazione: 2005
Pagine: 306
ISBN: 978-8845925948
Prezzo (Amazon.it, 15% sconto): cartaceo copertina flessibile: € 12,35; eBook: gratuito con Kindle Unlimited
I quattordici momenti
- Fuga verso l’immortalità. La scoperta dell’Oceano Pacifico, 25 settembre 1513
- La conquista di Bisanzio, 29 maggio 1453
- La resurrezione di Georg Friedrich Händel, 21 agosto 1741
- Il genio di una notte. La Marsigliese, 25 aprile 1792
- L’ora fatale di Waterloo. Napoleone, 18 giugno 1815
- L’elegia di Marienbad. Goethe tra Karlsbad e Weimar, 5 settembre 1823
- La scoperta dell’Eldorado. J. A. Suter, California, Gennaio 1848
- Momento eroico. Dostoevskij, Pietroburgo, Piazza Semënov, 22 dicembre 1849
- La prima parola che valica l’oceano. Cyrus W. Field, 28 luglio 1858
- Tolstoj: la fuga verso Dio. Fine ottobre 1910.
- La gara per il Polo Sud. Il Capitano Scott, novanta gradi di latitudine, 16 gennaio 1912
- Il vagone piombato. Lenin, 9 aprile 1917
- Cicerone
- Wilson fallisce
Riassumendo
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8.5/10
Quarta di copertina
Momenti in cui la bilancia della storia è come sospesa in equilibrio e sembra che basti un capello per farla pendere in un senso o nell’altro.