Ambientato in un piccolo paese al confine fra l’allora Cecoslovacchia e la Polonia, Dalla parte del bene è una delicatissima serie di ricordi. La voce narrante è quella del figlio di un campione dello locale squadra di calcio: una figura ingombrante, quella del padre, eppure commuovente, come muovono al groppetto alla gola la storia del matrimonio dei nonni e tutta una serie di vicende laterali che fanno incrociare una storia familiare con quella, a volte tragica, dell’intera nazione.
La sensazione è quella, da tempo non provata, del racconto orale: i capitoli – lievi, leggeri, tendenzialmente corti – si succedono come storie raccontate da una voce amica. L’ambientazione sceglietela voi: intorno a un fuoco, in un pub con una birra in mano, distesi sul letto mentre parlate al telefono… Non importa: è quel momento in cui il racconto di un fatto da cronaca diventa pensiero, e ti fa scattare qualcosa dentro.
Tra una barricata inutile per fermare l’avanzata sovietica nel 1968 e la maglia numero sette del padre, tra i primi turbamenti amorosi e una nonna che più bella non potrebbe essere, una stella polare guida il protagonista del romanzo: cercare di restare “dalla parte del bene”, seguendo le orme paterne non su un campo di pallone ma nella vita di tutti i giorni. Significa fare amaramente i conti con i propri limiti e i propri difetti, rischiare una manganellata in una manifestazione di protesta, scegliere la propria strada ad ogni bivio della vita: Martin Fahrner racconta di ognuno di noi con un filo di ironia, con i profumi del passato prossimo e remoto, e uno sguardo sul domani.
SCHEDA LIBRO
Autore: Martin Fahrner
Titolo: Dalla parte del bene
Editore: Keller
Pagine: 232
ISBN: 978-8899911331
Quarta di copertina
In un piccolo paese al confine con la Polonia, posto su un valico tra due montagne, l’esistenza può scorrere pacificamente, segnata soltanto dall’agognato passaggio da un triciclo a una Pionýr o a un’Eska, una bicicletta disponibile in tanti colori e con le marce. Poi quando le gambe si allungano a dismisura e si è molto fortunati, si può pure ricevere una Favorit, per tutta la vita. Eppure per il figlio del capitano della squadra di calcio di Kostelec questo rituale non è scontato e il triciclo può finire, ad esempio, in cima alla barricata allestita per fermare i carri armati pronti a invadere la Cecoslovacchia nel 1968.