Spaesamento: “di chi si sente a disagio e privo di punti di riferimento, in quanto si trova fuori dal proprio ambiente abituale” (cit. Treccani)

Probabilmente sarebbe sufficiente la definizione copia-incollata qui sopra per provare a raccontare di Nowhere Man, romanzo di Aleksandar Hemon acclamato in particolare negli States alla sua uscita nel 2002.

Spaesamento e smarrimento sono dominanti in Jozef Pronek, protagonista del romanzo: lo incontriamo, bosniaco di Sarajevo trasferitosi a Chicago, mentre è in cerca di occupazione in un paese che non è “già” il suo, mentre la Patria lontana non è “più” sua. Una evidente trasposizione autobiografica di Hemon, che è figlio di un padre di origine ucraina e di madre serbo-bosniaca, in quel crogiolo tragicamente forzato che fu la miccia del più sanguinoso conflitto europeo dopo la fine delle Guerra Fredda.

In questo senso, la struttura narrativa di Nowhere Man è perfettamente coerente con la biografia di Hemon: è un esperienza di lettura in cui pagina dopo pagina avverti lo stesso senso di smarrimento, dovuto a un cambio di narratore, a una nuova ambientazione geografica o storica o più semplicemente perché il focus del romanzo cambia continuamente. E non importa: ti perdi in quel labirinto che è fatto di Vita e Letteratura e metti perfettamente in conto di trovarti, di tanto in tanto, davanti a un malinconico vicolo cieco blues.

SCHEDA LIBRO
Autore: Aleksandar Hemon
Titolo: Nowhere Man
Editore: Einaudi
Pagine: 245
ISBN/ASIN: B0825J9LTH

PROGETTI
La lista dei 1001 libri da leggere
n. 968 – Nowhere Man, Aleksandar Hemon

Letti: 121
Da leggere: 880

7.5/10

Quarta di copertina

Jozef Pronek è nato a Sarajevo, Bosnia. Partito per un breve viaggio di studio negli Stati Uniti, ora vive a Chicago, Illinois. La sua storia è uguale a quella di molti ragazzi della sua età cresciuti da una parte o dall’altra della cortina di ferro negli anni Settanta e Ottanta.

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