Bellezza di un giro del mondo letterario: la scoperta di autori, titoli, storie che probabilmente non avrei incrociato. E, di più, la scoperta di storie e Storie, con la S minuscolo e maiuscola all’occorrenza. 

Lo sguardo del leone dell’etiope Maaza Mengiste racconta una storia incastrata ineluttabilmente nella Storia: una vicenda ambientata nella bellissima e sfortunata Addis Abeba, una città – e una nazione – uscita da una occupazione coloniale e che nel 1974 è incendiata dalle proteste che intendono portare alla rimozione del dittatore Hailé Selassié. E come è mille molte accaduto nel continente africano durante la Guerra Fredda, le cronache ricordano il più classico “dalla padella alla brace”: in Etiopia si instaura un regime comunista guidato dal Derg, una sorta di consiglio rivoluzionario che darà una delle migliori prove di tragicità unita a mancanza del senso del ridicolo degli ultimi cent’anni. 

Lo sguardo del leone racconta di Hailu, medico che lavora presso l’ospedale pubblico di Addis Abeba, della moglie Sara (personaggio pazzesco!) e dei loro figli: il primo professore universitario e il secondo studente ribelle affascinato dai rivoluzionari. Nel raccontare la saga della famiglia la Mengiste ci racconta la Storia del suo paese: il secondogenito sconvolto dalla piega che hanno preso i suoi ideali rivoluzionari (e che quindi passa nuovamente all’opposizione), il medico che riceve in ospedale una donna torturata dal regime in quella che sarà la scena cardine e decisiva del romanzo (a cui non accenno minimamente ma che mi ha costretto ad un groppo alla gola che levati).

Oppressi che diventano oppressori, uomini miti che scoprono un coraggio inimmaginabile, un’altra vita che è sempre possibile: Lo sguardo del Leone avvince, commuove, fa riflettere. 

SCHEDA LIBRO
Autore: Maaza Mengiste
Titolo: Lo sguardo del leone
Traduzione: M. Ortelio
Editore: Neri Pozza
Pagine: 366
ISBN: 978-8854503595
Prezzo (Amazon.it, 15% sconto): cartaceo copertina flessibile: € 13,17

PROGETTI
Giro del mondo letterario: Etiopia

  • 8/10
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8/10

Quarta di copertina

In un giorno del 1974, la vita di Hailu e di milioni di etiopi muta di colpo. Dal cielo terso e acceso dal sole di Addis Abeba, gli elicotteri dell’esercito imperiale lasciano cadere migliaia di volantini. Adagiandosi al suolo con la grazia di piume strappate, i fogli annunciano alla popolazione l’impensabile: la ribellione dell’arma a una “monarchia vetusta e decadente”, incapace di assicurare alla giustizia i corrotti e i responsabili della carestia che flagella l’Etiopia.

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