Grazie a una complicata serie di ricordi personali abbinati (come capita ai tifosi di minoranze calcistiche) ai relativi campionati, credo di poter identificare temporalmente con una certa certezza la mia gita scolastica al Delta del Po.

Terza media, e una ricchissima fase preparatoria in geografia con annessa memorizzazione dei principali affluenti del Grande Fiume Italiano: e dico “principali” perchè sono più di 140 (confesso, ho ripassato). Quel complesso sistema di incroci fluviali mi aveva appassionato, come capita a quell’età, e arrivati nelle valli di Comacchio, osservavo il fiume come il risultato di una serie di singole storie che confluiscono in una Storia più grande.

I cerchi nell’acqua di Alessandro Robecchi è un magnifico fiume Po, in cui si incrociano, si incastrano, si danno reciprocamente vita molte storie diverse.

Con la mirabile capacità dei grandi scrittori, il lettore non si perde, e ai robecchiani più fedeli non manca neppure che il protagonista non sia (o non sia del tutto) Carlo Monterossi: definire i romanzi di Robecchi come “seriali” è estramente riduttivo, per quanto pieni ed elaborati risultino, e la sensazione nettissima è quella di una scrittura in crescita, sempre un po’ più piena, matura, persino emozionante.

Con una vena di puro noir e un sottile sfondo di amara mestizia, I cerchi nell’acqua mi è sembrato fortemente umano, infinitamente milanese, certamente scerbanenchiano.

E come è giusto che sia per un grande fiume, che alla fine trova riposo nel mare, I cerchi nell’acqua sfocia in un finale magnifico.

SCHEDA LIBRO
Autore: Alessandro Robecchi
Titolo: I cerchi nell’acqua
Editore: Sellerio
Pagine: 394
ISBN: 978-8838940507

8/10

Riassumendo

Ghezzi e Carella, i due poliziotti che i lettori di Alessandro Robecchi hanno già incontrato, seguono due casi che hanno poco a che fare con i normali ordini del giorno di un commissariato di PS.

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