Stupido io. Era chiaro come il sole a mezzodì che dopo la botta emotiva di Reality – che ancora risuona nello spazio fra i due padiglioni auricolari – la scelta giusta non era affidarsi a Niven ma a una garanzia assoluta.

Abbiamo avuto tutti l’amico affidabile. Quello che si accorgeva che si stava bevendo un po’ troppo e si conteneva, per poi mettersi al volante. Quello che teneva da parte le ultime due sigarette per la fumata della staffa. Quello che si ricordava di portare la carta igienica in campeggio.


Malvaldi è una garanzia: i suoi sono gialli intelligenti, infinitamente divertenti (e la spiaggia risuona delle mie risate), leali con il lettore che ci sarebbe potuto arrivare e con la certezza di una novità nello sviluppo narrativo (e nei titoli dei capitoli!).
Con Il borghese Pellegrino assistiamo al ritorno sulla scena dell’Artusi, in forma strepitosa dopo averci già deliziato in Odore di chiuso. A un protagonista improbabile quanto delizioso si accompagna una trama solida – classico delitto in camera chiusa – dallo svolgimento perfetto e una ridda di personaggi a cui vorresti chiedere l’amicizia sui social, per dire.
Mi ci voleva, sì!, mi ci voleva proprio!

SCHEDA LIBRO
Autore: Marco Malvaldi
Titolo: Il borghese Pellegrino
Editore: Sellerio
Collana: La memoria
Pagine: 288
ISBN: 978-8838940514

8.5/10

Riassumendo

A cinque anni di distanza dal suo primo, fortuito, caso criminale, Pellegrino Artusi è ospite di un antico castello che un agrario capitalista ha acquisito con tutta la servitù, trasformando il podere in una azienda agricola d’avanguardia. 

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