Un titolo può generare aspettativa? Secondo me sì, soprattutto quando è bellissimo (e Gli inconvenienti della vita è un titolo bellissimo), ancor più quando è accompagnato in copertina da un nume della letteratura moderna quale Peter Cameron.
Un po’ l’aspettativa, dunque, un po’ che da qualche giorno sono salutisticamente malmostoso, ma questa mini raccolta di racconti (due, per un totale di poco più di cento pagine) non mi ha convinto del tutto.
Non mi soffermo, naturalmente, sulla scrittura di Cameron: delicata, pulita, ricolma di una sua leggerezza nonostante i temi affrontati. Da quel punto di vista è ovviamente una promozione, non potrebbe essere altrimenti. E’ che è stato un po’ come osservare Michael Jordan distribuire assist ai compagni, portare palla fino alla linea del tiro da tre e poi nascondersi dietro un blocco, fingere una penetrazione e scaricare palla subito dopo la prima finta: capisci – e saresti pazzo a non vederlo – che c’è un talento infinito, ma ti aspetteresti da un momento all’altro il decollo, la giocata straordinaria, il crossover che mandi al bar tutto il palazzo, e non arriva.
Addirittura un po’ piatto il primo racconto, decisamente superiore il secondo. Ma con la sensazione del treno che non arriva, dell’aereo che rulla sulla pista senza decollare, del telefono che non suona mentre aspetti una chiamata. Il che non significa, ovviamente, che non continuerò a leggere Peter Cameron.
SCHEDA LIBRO
Autore: Peter Cameron
Titolo: Gli inconvenienti della vita
Editore: Adelphi – Fabula
Pagine: 122
ISBN: 978-8845933240
Riassumendo
Queste storie raccontano due diverse e molto singolari forme di inquietudine: il malessere sottile che si allarga come una crepa nella vita in comune di due uomini, e la lunga guerra «misteriosa e mai dichiarata» in cui può trasformarsi un matrimonio di vecchia data.