E sì che un po’ di roba l’ho letta. E sì che i colpi di teatro di McEwan non mi sono del tutto sconosciuti. Insomma, “e sì” un sacco di cose, ma Nel guscio è riuscito comunque a sorprendermi!
Il punto – e non sto minimamente spoilerando perché è molto chiaro dalla prima riga – è proprio la voce narrante: la vicenda, venata di giallo, è infatti raccontata da un bimbo non ancora nato, che dalla sua posizione privilegiata nel grembo materno assiste alla pianificazione di un tentativo di delitto perfetto: Trudy (la madre, bellissimo e terribile il suo rapporto con il nascituro) e Claude (suo futuro zio) stanno per attentare alla vita di John, marito di Trude e fratello di Claude. Non ci sono quasi altri protagonisti: tutto ruota intorno al bambino non-ancora-nato e al terzetto da rapporti evidentemente complicati.
La scrittura di McEwan è ipnotica, quasi sublime per eleganza: la delicatezza di alcune pagine è caratteristica del grande narratore, e le ultime pagine del libro valgono per intero il prezzo di copertina.
Tra le migliori letture di questo strano, confuso, a suo modo storico inizio d’anno.
SCHEDA LIBRO
Autore: Ian McEwan
Titolo: Nel guscio
Editore: Einaudi editore – I supercoralli
Pagine: 173
ISBN: 978-8806232740
Riassumendo
La gravidanza di Trudy è quasi a termine, ma l’evento si prospetta tutt’altro che lieto per il suo piccolo ospite. Ad attenderlo nella grande casa di famiglia (e nel letto coniugale) non c’è il legittimo marito di Trudy e suo futuro padre, John Cairncross, poeta povero e sconosciuto, innamorato della moglie e della civiltà delle parole, ma il fratello di lui, il ricco e becero agente immobiliare Claude.