140 pagine di agilissima lettura che hanno tre protagonisti principali.
I primi due sono Quattro e Nove, due contractor incaricati da una multinazionale di realizzare, in uno sconosciuto paese africano anch’esso senza nome, una strada che colleghi il Nord e il Sud della nazione dopo decenni di una sanguinosa guerra civile. Una accoppiata davvero male assortita: tanto Quattro è rigoroso e preciso, quasi robotico, nell’espletare i suoi compiti, quanto Nove è irrazionale nelle sue azioni al limite del disadattamento, compromettendo di fatto e più di una volta la realizzazione dell’infrastruttura.
Il terzo protagonista è, inevitabilmente, la strada stessa. Inevitabile il ritorno della mente al romanzo omonimo di McCartiana memoria: francamente, il paragone sarebbe ingeneroso per Eggers, autore di un testo certamente interessante ma non memorabile.
La trama scorre liscia come la striscia d’asfalto che i due devono posizionare, per carità. E’ anche molto chiaro l’intento dell’autore di dimostrare – e lo farà in particolare e in maniera un po’ telefonata nel finale – l’incapacità dell’Occidente di comprendere a pieno fenomeni sociali e culturali di un mondo diverso, trasformando ogni tentativo (anche generoso) di intervento in un disastro. Ma manca del tutto quel respiro universale del capolavoro di McCarthy, e al termine della lettura resta in bocca il sapore di quel che poteva essere e non è stato.
SCHEDA LIBRO
Autore: Dave Eggers
Titolo: La parata
Editore: Feltrinelli (I narratori)
Pagine: 140
ISBN: 978-8807033568
Prezzo (amazon.it, 15% sconto): cartaceo con copertina flessibile: euro 12,75 – ebook euro 9,99
Quarta di copertina
Per commemorare l’armistizio in un paese sconosciuto del Terzo mondo appena uscito dalla guerra, viene commissionata una nuova strada che connette le due metà dello stato fratturato. Sono incaricati del lavoro due uomini che vengono da un paese del Primo mondo, due contractor mercenari