Mi sono perso in un dialogo con me stesso medesimo sul tema della Bellezza.
Da una parte c’è il mio essere mediatore e disponibile (spesso, non sempre) alle opinioni altrui. Quelle del Non è bello quel che è bello ma eccetera e del La bellezza è negli occhi di chi guarda. Tutto giusto.
Poi c’è quell’altro Me che si appoggia al bardo inglese: “La bellezza da sola basta a persuadere gli occhi degli uomini, senza bisogno d’oratori.”. Che ci sono cose-persone-momenti-azioni-pensieri talmente belle da non necessitare di commento alcuno. E se qualcuno non è d’accordo, problema suo, quella cosa-persona-momento-azione-pensiero è bello, punto e basta.
E da cosa nasce tutto ciò? Dalla lettura di “Nave Vespucci”, diario di bordo (radiofonico, recita il sottotitolo, ma io mi son goduto le pagine stampate) di Eleonora Lorusso che racconta storie, tradizioni, curiosità e vita della meravigliosa nave scuola che porta nel mondo il nostro bistrattato tricolore. Un racconto appassionato e interessante, in particolare per chi – come me – è piuttosto a disagio di storie marinare abituato per DNA paterno a guardare il cielo più che il mare.
Il Vespucci (non la Vespucci, se non volete passare per dilettanti) è una delle risposte alla domanda sulla Bellezza. E non servono oratori, sono sufficienti le immagini e un po’ di poesia.
SCHEDA LIBRO
Autore: Eleonora Lorusso
Titolo: Nave Vespucci
Editore: Mursia in collaborazione con RTL 102.5
Pagine: 294
ISBN: 978-8869054457
Prezzo (amazon.it, 15% sconto): ebook: € 9,99, cartaceo con copertina rigida: € 15,30
Riassumendo
Curiosità, vita di bordo, leggende, emozioni dalla più bella nave del mondo