Entrando a casa nostra, giri a sinistra e sei nello studio. La prima (piccola) libreria è subito dopo la porta, anch’essa a sinistra. I primi scaffali dall’alto raccolgono i libri su Trieste, collezionati negli anni fra mercatini dell’usato, stampa locale, gite virtuali nelle librerie dell’usato sul web. La narrativa di autori triestini o i libri ambientati nel capoluogo giuliano sono invece immersi nella letteratura italiana o straniera, come è giusto che sia.

scaffali trieste

Puntavo da un bel po’ una raccolta di scritti di Fulvio Tomizza, intitolata Alle spalle di Trieste. Mi era capitata fra le mani in una libreria, ne avevo assaggiato alcune pagine con un interesse misto a commozione, ma la copia era rimasta lì perché la quarta di copertina era orribilmente spiegazzata. Il titolo era finito appuntato sulla nota “Libri da comprare” che tutti noi lettori appassionati abbiamo sul cellulare, qualche pigra passeggiata nelle librerie milanesi era andato a vuoto e io mi ero detto che sarebbe arrivato, prima o poi, il suo momento.

Qualche settimana fra sono tornato sul suolo natio. E il suo momento è arrivato: Alle spalle di Trieste mi aspettava – ultima copia! – in una libreria cittadina, una di quelle che negli anni ha cambiato nome e gestione mantenendo l’anima di questa incredibile città colta senza essere superba, schiva senza essere timida. E sul Frecciarossa che mi riportava in Lombardia Tomizza mi ha fatto compagnia.

alle spalle di trieste fulvio tomizza

Come accennato lassù in alto, Alle spalle di Trieste è una raccolta di saggi, e come tale si presta perfettamente a una lettura “non consecutiva”. Così, mentre affrontavo il solito paio di romanzi, di tanto in tanto Tomizza ricompariva nelle mie giornate, magari per una decina di pagine soltanto.

Ed erano tutti, tutti, momenti bellissimi.
La fatica (relativa, mi rendo conto) della metropolitana mattutina resa sopportabile dalla campagna istriana e dai borghi di civiltà veneta di quelle latitudini.
Le ultime righe prima di chiudere gli occhi che raccontavano la ricchezza culturale di una provincia, i Natali dati a grandi – riconosciuti o sottovalutati – della nostra letteratura. L’omaggio a Biagio Marin e quello a un (allora meno conosciuto) Claudio Magris.
Il legame, strano e spesso incompreso, di Trieste all’Italia. Un amore descritto come quasi irragionevole, e perciò imbarazzante, in tre righe che mi sono rimaste scolpite nel cuore.
La spiegazione, antropologica e così umana, di una sorta di prima diffidenza verso l’Altro provocata da una Storia insanguinata, che diviene accoglienza e integrazione. Il primato di una città in cui si parlarono undici lingue diverse e in cui confessioni religiose altrove opposte trovavano una sintesi miracolosa.

Ho un nuovo titolo da inserire nella bibliografia di chi si sta per andare a Trieste. E, inevitabilmente, sta per innamorarsene perdutamente.

SCHEDA LIBRO
Autore: Fulvio Tomizza
Titolo: Alle spalle di Trieste
Editore: Bompiani
Collana: Tascabili
Pagine: 245
ISBN: 978-8845244087
Prezzo (Amazon.it, 15% sconto): cartaceo copertina flessibile: € 8,50

  • 8/10
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Riassumendo

Lo so, gioco in casa. Ma memorabile ugualmente.

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