E’ un timore che chiunque ami leggere sa di dover correre: dopo un romanzo convincente e la sensazione di aver scoperto una nuova vena aurifera narrativa, la paura di piazzare le pupille su una nuova fatica dell’autore appena scoperto e rimanerne terribilmente delusi. L’uomo di Lewis, secondo capitolo della trilogia di Lewis di Peter May, non mi ha deluso in neppure una delle sue 368 pagine.

l'uomo di lewis

Ora, certamente il dubbio si riproporrà nel mettere le zampe sul terzo volume, ma ci penserò a tempo debito. Per il momento, mi limito a godermi il momento di trionfo, a ripensare a quello che ho appena finito di leggere e a consigliarlo spassionatamente a tutti, appassionati di gialli o meno.

Peter May, che nelle foto ha la faccia di uno che fa finta di niente ma sa benissimo di aver ingarbugliato il prossimo in una avventura della mente, ha una capacità quasi soprannaturale: in generale, uno scrittore che abusa del flashback ti scatena: 1. la sensazione di non sapere esattamente dove andare a parare 2. l’impressione di voler mostrare al mondo quanto è bravo 3. un sentore di vaga ripetitività narrativa. Nei due romanzi che ho avuto la fortuna e il piacere di leggere, May li schiva meglio di un dribbling di Garrincha, e tutto gira maledettamente bene.

Aggiungi che la trama gialla è più che solida, che la storia si fa a tratti sinceramente commuovente (ma tipo groppo alla gola, eh) e che l’ambientazione storica e quella geografica sono magnifiche, e il gioco è fatto: Peter May mi ha preso e messo nel taschino, e non mi mollerà fino a quando – è inevitabile accada – non vivrò una piccola, grande delusione.

SCHEDA LIBRO
Autore: Peter May
Titolo: L’uomo di Lewis
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi. Stile libero big
Anno di pubblicazione: 2013
Pagine: 368
ISBN: 978-8806212452
Prezzo (Amazon.it, 15% sconto): cartaceo copertina flessibile: € 15,72; eBook: € 8,99

LINKOGRAFIA
La recensione de L’isola dei cacciatori di uccelli
Una anteprima del romanzo in formato PDF (Fonte: Einaudi.it)
Sul sito dell’autore: le mappe dell’isola, le fotografie che lo hanno ispirato, la pronuncia gaelica dei nomi e molto altro (Fonte: Sito ufficiale di Peter May)

  • 8/10
    - 8/10
8/10

Riassumendo

Il secondo capitolo della trilogia di Lewis non delude minimamente le aspettative. Solido, intrigante, persino commuovente.

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