Se non fosse per i 24 milioni di cittadini affamati, per le minacce di guerra nucleare e per i test missilistici, ci sarebbe da spanciarsi dal ridere.
Se non fosse per i lager “rieducativi”, per le infinite violazioni dei diritti umani, per la mancanza di ogni tipo di libertà, ci sarebbe DAVVERO da morire dal ridere.
Come reagire di fronte a un paese governato (nel 2017…) da un leader la cui nascita sarebbe stata festeggiata secondo quanto insegnato nelle scuole da un doppio arcobaleno e dalla comparsa di una nuova e brillante stella nel cielo?
Cosa fare leggendo di un hotel di 105 piani mai completato che troneggia nel centro della capitale e di cui il governo nordcoreano nega l’esistenza, cancellandolo dalle mappe ma non dallo skyline di Pyongyang?
Come commentare alcune perle dell’agenzia di stampa di stato nordcoreana, roba tipo:
“Pyongyang, 9 aprile – (KCNA) – Una settimana di mostra del cinema ha aperto in Corea del Nord per celebrare l’anniversario della nascita del Presidente Kim Il Sung (Giorno del Sole).
“Trovare se stesso tra le persone per tutta la vita”, “Il Leader paterno ritrovarsi tra i lavoratori”, “Obbligo Rivoluzionario” e altri film documentari saranno proiettati al cinema, nella sale della cultura di Pyongyang e nelle aree locali durante il periodo. I film trattano le gesta rivoluzionarie di Kim Il Sung.”
Oppure:
“Pyongyang, 24 marzo (KCNA) – Poeti nella RPDC si sono fatti in quattro per scrivere nuovi testi di alto valore ideologico ed artistico.
Il Mansudae Art Troupe ha messo in musica il testo della canzone “Paese del Popolo”, che rappresenta in modo veritiero il paese del popolo genuino dove tutti i sogni e gli ideali diventano realtà grazie al supremo leader Kim Jong Un.” (…) Il testo della canzone “La nostra terra e il cielo sotto il sole luminoso” tratta dell’onore e dell’orgoglio del popolo di essere fortunati ad avere leader illustri e un partito giudizioso generazione dopo generazione. I nuovi testi, tra cui “Parco acquatico associato con l’amore” e ” Possa la mia pista” rappresentano vividamente con veritiere parole poetiche persone felici che si divertono presso i centri di servizio pubblico costruiti sotto la calda cura del partito.
La reazione più immediata è la risata, l’augurio che un’apocalisse di scherno si abbatta sul medioevo nordcoreano. Poi leggi “La mia lotta per la libertà” di Yeonmi Park – per il mio giro del mondo letterario, lo ammetto, non per le inquietanti notizie di cronaca – e la risata si trasforma in una espressione serissima.
Yeonmi Park racconta la sua infanzia in Corea del Nord, la sua fuga disperata con la madre verso la Cina, le tragiche vicissitudini di una tredicenne (!) costretta a crescere troppo in fretta per poter sopravvivere, il suo arrivo a Seul, finalmente libera. Un percorso che non può non commuovere, porre degli interrogativi sulla nostra vita bambagiosa, scoprirsi ammirati per la storia di una ragazza con un coraggio e una determinazione impossibili.
Oggi più che mai sì, La mia lotta per la libertà vale davvero il tempo della lettura. Intensa, emozionante, a tratti durissima da affrontare.
SCHEDA LIBRO
Autore: Yeonmi Park
Titolo: La mia lotta per la libertà
Editore: Bompiani
Pagine: 297
ISBN: 978-8845280320
Prezzo (Amazon.it, 15% sconto): cartaceo copertina flessibile: € 15,30; eBook: € 8,99
PROGETTI
Giro del mondo letterario: Corea del NOrd
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7.5/10
Riassumendo
Agghiacciante, perché tragicamente vero.