Capita che fra i migliori pregi di un romanzo ci sia (anche) quello di strappare dalle nebbie dell’oblio porzioni di Storia altrimenti dimenticate. Operazione Grifone mi ha consentito di scoprire un “pezzo” di seconda guerra mondiale a cui probabilmente non sarei arrivato, e sarebbe sufficiente a giustificare una piena sufficienza.

operazione grifone

Ma in cosa consisteva l’Operazione Grifone? In un’Europa che vede le armate alleate lanciate verso il cuore della Germania, la Germania nazista lanciò un’ultima disperata azione militare passata alla storia come “Offensiva delle Ardenne”. In questo contesto, i servizi segreti tedeschi concepirono un piano di supporto: si trattava di utilizzare piccoli gruppi di militari travestiti da statunitensi (ovviamente anglofoni) che si applicassero in azioni di guerriglia, operazioni di disturbo, sabotaggi. Non consentire al nemico di fidarsi di nessuno, neppure di una pattuglia di commilitoni: il piano non era particolarmente originale e lambiva le convenzioni militari (probabilmente le oltrepassava) ma ebbe un effetto dirompente e imprevisto: gli americani si convinsero che il vero obiettivo di queste azioni dietro le linee nemiche fosse l’assassinio del generale Eisenhower, che fu protetto al punto da sentirsi prigioniero della sua stessa armata:

dire che la notizia avesse messo sottosopra il quartier generale supremo è dire niente (…) ufficiali del servizio segreto, immediatamente, trasformarono il blocco di edifici del quartier generale in una vera fortezza, apparve il filo spinato, parecchi carri armati vi presero stanza, la guardia normale fu raddoppiata, triplicata, quadruplicata (…) Eravamo prigionieri, in tutto il significato della parola. Questo nuovo, personale nervosismo (…) lasciò palesemente ansiosi e depressi la maggior parte di coloro che si trovavano al quartier generale” (dal diario del Generale Eisenhower).

In realtà la reazione USA fu assolutamente esagerata ma – oltre a mettere in atto divertenti situazioni in cui pattuglie nervosissime si interrogavano a vicenda sull’ultimo vincitore del campionato di baseball o sul vero nome di battesimo di una starlette hollywoodiana – ha il merito di aver ispirato a Carlo Nordio un romanzo solido a metà fra la narrazione storica e la spy-story.

Nonostante una caratterizzazione forse troppo spinta dei personaggi (dal tedesco fanatico e privo di ogni morale alla gnocchissima spia francese…) Operazione Grifone è un romanzo godibilissimo. Prima opera narrativa di un ottimo magistrato, lascia intravedere sprazzi di follett-iana memoria che fanno ben sperare per il proseguimento dell’avventura letteraria del suo autore. Mi ha sufficientemente incuriosito da prepararmi alla lettura di Overlord (stessa ambientazione storica, stesso contesto perfetto per la spiaggia in arrivo).

A volte ci vuole. Non solo la spiaggia, intendo, ma anche un buon romanzo senza troppi acuti che assomigli a uno scenografia e che faccia voltare le pagine senza troppi foschi pensieri.

SCHEDA LIBRO
Autore: Carlo Nordio
Titolo: Operazione Grifone
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Anno di pubblicazione: 2014
Pagine: 360
ISBN: 978-8804624783
Prezzo (Amazon.it, 15% sconto): cartaceo copertina flessibile: € 13,60; eBook: € 8,99

  • 7/10
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Riassunto

La Germania è pronta a lanciare l’ultima offensiva, che porterà alla grande battaglia delle Ardenne. Ma l’asso nella manica del Terzo Reich è un altro, un piano segreto concepito dallo stesso Hitler per affondare gli artigli direttamente nel cuore del nemico: Greif, l’Operazione Grifone. A capo del piano sarà il colonnello SS Otto Skorzeny, colui che ha liberato Mussolini sul Gran Sasso e che viene considerato da entrambe le parti “l’uomo più pericoloso d’Europa”. Un manipolo di militari tedeschi, indossando uniformi americane, dovrà dunque portare scompiglio dietro le linee alleate, tagliando le comunicazioni, occupando depositi e incroci strategici. Al comando degli infiltrati viene ordinato lo Sturmbannführer Helmut Kroller, campione di boxe, cresciuto a New York, una mente veloce, un temperamento violento e una perfetta conoscenza della lingua inglese. E soprattutto Kroller sarà incaricato di portare a compimento un’azione segreta e decisiva, da cui dipenderà l’esito della guerra stessa: l’assassinio del generale Eisenhower.

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