Guardate qui:
ok, ci sono due possibilità. Se non avete mai visto Criminal Minds (e stento a crederlo), vi starete chiedendo chi siano quei due. Se le avventure dei profiler più famosi della televisione popolano o hanno popolato le vostre serate, beh, avrete riconosciuto Emily Prentiss e (il compianto) Derek Morgan. E cosa ci azzeccano due agenti FBI con la recensione di Madre notte, magnifico romanzo di Kurt Vonnegut? Semplice: nel sedicesimo episodio della seconda stagione viene citato il passo “tu sei uno che fa finta di essere, quindi stai attento a ciò che fingi di essere”. Un brano tratto da Madre notte, naturalmente.
Madre notte racconta, con un io narrante particolarmente coinvolgente, la storia di Howard W. Campbell Jr., rinchiuso in un carcere israeliano per essere stato la voce della propaganda nazista in lingua inglese. Trasmissioni cariche d’odio che superavano l’oceano e facevano proselitismo antisemita aldilà dell’oceano con un mare montante di provocazioni razziali, di sconcertanti teorie sul dominio sionista del mondo, di giustificazione dell’orrore che si stava sviluppando entro i confini germanici e oltre. Un personaggio abbietto, orribile, dunque? Forse, perché l’intera narrazione è velata da una ipotesi nemmeno troppo nascosta: e se Campbell fosse stato un agente dello spionaggio USA installato nel cuore della capitale nemica e vicino alle sue massime gerarchie?
Lontanamente ispirato a vicende reali (celebre, in questo senso, il caso di Ezra Pound, condannato negli States per collaborazionismo e internato per quasi 15 anni in un manicomio), Madre Notte è un romanzo che riesce nel sottile miracolo di unire pagine di grande emozione e passaggi di enorme ironia satirica, senza mai perdere una struttura narrativa coerente e intrigante che mostra persino qualche venatura gialla.
Come mi sono trovato in manicomio? Piuttosto male. Ma in quale altro posto si poteva vivere in America?
Ezra Pound
Come in altre letture di Vonnegut che ho affrontato, vivi – e superi perfettamente, altro miracolo – un piccolo disagio: quello di sentirti dipingere sul volto una sorta di mezzo sorriso nonostante gli argomenti trattati. E’ una sensazione strana, quasi irreale, quasi tangente al senso di colpa. Una di quelle emozioni purissime che solo la lettura di un grande romanzo sa regalare.
SCHEDA LIBRO
Autore: Kurt Vonnegut
Titolo: Madre Notte
Traduzione: Luigi Ballerini
Editore: Feltrinelli
Collana: Universale economica
Anno di pubblicazione: 1961 (prima edizione)
Pagine: 206
ISBN: 978-8807881855
Prezzo (Amazon.it, 15% sconto): cartaceo copertina flessibile: € 7
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9/10
Riassunto
Imperdibile. Assolutamente imperdibile.