Sorriso: perché La rete di protezione racconta di una Vigata inedita, alle prese con una fiction di produzione scandinava ambientata in Sicilia e con tutti gli sconvolgimenti che un circo cinematografico può portare nella cittadina icona dei gialli di Camilleri.

Lacrimuccia: perché una delle due vicende gialle che si avvicendano nella trama riguarda un muro, una cinepresa anni 50 è una vicenda che ha del commuovente. Quando scava nella storia sociale e umana di anni lontana Camilleri colpisce sempre un pochino di più.

Un filo di rabbia: perché, certo, La rete di protezione è un romanzo, ma è dai giornali e dai racconti di ogni giorno che impariamo come le tematiche dell’esclusione giovanile siano terreno fertile in cui attecchiscono criminalità, paura, necessità di appartenere a qualcosa. E noi (quasi tutti) immobili.

E anche un sospiro: bellissimo il ringraziamento finale in cui l’autore ricorda che si tratta del primo Montalbano “non scritto ma dettato”.

SCHEDA LIBRO
Autore: Andrea Camilleri
Titolo: La rete di protezione
Editore: Sellerio
Collana: La memoria
Anno di pubblicazione: 2017
Pagine: 291
ISBN: 978-8838936555
Prezzo (Amazon.it, 15% sconto): cartaceo copertina flessibile: € 11,90; eBook: € 9,99

LINKOGRAFIA
La scheda del libro (Fonte: sellerio.it)
Montalbano e i bulli: recensione di Concita De Gregorio (Fonte: Repubblica.it)

  • 7.5/10
    - 7.5/10
7.5/10

Riassunto

Vigàta è in subbuglio: si sta girando una fiction ambientata nel 1950. Per rendere lo scenario quanto più verosimile la produzione italo-svedese ha sollecitato gli abitanti a cercare vecchie foto e filmini. Scartabellando in soffitta l’ingegnere Ernesto Sabatello trova alcune pellicole, sono state girate dal padre anno dopo anno sempre nello stesso giorno, il 27 marzo, dal 1958 al 1963. In tutte si vede sempre e soltanto un muro, sembra l’esterno di una casa di campagna.

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