C’è stato un tempo in cui quel curioso rapporto che si instaura fra un attore e un suo fan era coordinato quasi esclusivamente dalla fotografia: oggi abbiamo a disposizione siti web, trailer da scaricare, Youtube che regala chicche e interviste e mille altre fonti ancora (inclusi i contenuti speciali dei DVD). Ma negli anni Quaranta e Cinquanta le chance di ri-vedere il proprio eroe dopo essere usciti dal cinema – e senza voler attendere una nuova prova sul grande schermo – erano legate alle poche riviste di settore e alla volontà delle case produttrici di creare delle star. Ad entrambe le necessità rispondevano gagliardamente i fotografi di scena.

Hollywood Icons, mostra ospitata nella splendida Villa Manin fino al prossimo 9 ottobre, ripercorre un’epoca irripetibile attraverso 161 ritratti fotografici provenienti dall’archivio della John Kobal Foundation: immagini divenute vere e proprie icone si alternano a curiosi ritratti di scena e a filmati che raccontano la storia delle starlette di quegli anni (imperdibile il video su Clara Bow e sulla sua storia triste eppure esemplificativa). Ben curata anche la sala che introduce alla mostra e rende il giusto omaggio a fotografi che non avranno forse segnato la storia dell’arte di scrivere con la luce ma che hanno consentito al grande pubblico di sognare perdendosi nei volti e negli occhi di attori, attrici, registi destinati a segnare il destino della cinematografia moderna.

hollywood icons

C’è un momento in cui, seguendo il percorso della mostra, sulla tua destra si apre una sala in cui è esposto l’indimenticabile ritratto di Audrey Hepburn scattato da Bud Fraker. Non è celebre come quello tipicamente associato a “Colazione da Tiffany” (per intendersi, questo qui), ma ha una forza espressiva che credo sia stata superata raramente da una fotografia. Citando qualcuno, credo che sarei disposto ad avere 37.2 per tutta la vita pur di scattare un’immagine di questa potenza. Mi è rimasta davvero negli occhi.

36_Audrey-Hepburn-1954©JKF

Hollywood icons vale una gita a Passariano. Se non siete mai stati a Villa Manin, poi, il consiglio è moltiplicato per due.

2 pensiero su “Hollywood icons a Villa Manin”
  1. quella foto è di “Sabrina”, non di “Colazione da Tiffany”…
    comunque bel sito, complimenti.
    Paola

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