E’ sempre molto difficile recensire “un Montalbano”, e in particolare l’ultimo Montalbano. Il rischio è quello di cadere in:

– l’umanità di Montalbano;
– il divertimento per le gag di Catarella;
– Fazio meriterebbe una serie letteraria a parte;
– Maremma quanto è antipatica l’eterna fidanzata del Commissario.

Ciò premesso, va detto che:

– la situazione da cui prende il via il romanzo ha una curiosa continuità con l’ultimo Biondillo: Vigata è teatro di una serie di sbarchi di migranti che mettono a dura prova le possibilità di aiuto e di assistenza del paese e dei suoi storici protagonisti. Ancora una volta, il giallo italiano prende spunto dalla realtà, la racconta nelle sue pieghe più sociali.

– Catarella fa sempre molto ridere ma – questa volta – il premio per la scena più sorridente è dedicato a Montalbano che immagina di iniziare la mattinata con uno spinello “come il collega romano spedito ad Aosta”…

– Ci sono personaggi letterari che crescono da soli. Non so se nelle intenzioni iniziali di Camilleri Fazio dovesse fare questo percorso, ma è un fatto: ad oggi, se investito di pieni poteri dovessi scegliere un successore del Commissario, punterei su Fazio.

– Livia scassa i maroni ma meno del solito.

SCHEDA LIBRO
Autore: Andrea Camilleri
Titolo: L’altro capo del filo
Editore: Sellerio
Collana: La memoria
Anno di pubblicazione: 2016
Pagine: 310
ISBN: 978-8838935169
Prezzo: 11,90 € (risparmio 2,10 €)
disponibile ebook: SI (mobi, epub) a € 9,99

LINKOGRAFIA
Il centesimo Camilleri: intervista su La Lettura (Fonte: Vigata.org)
Intervista radio ad Andrea Camilleri (Fonte: Sellerio.it)

  • 7/10
    - 7/10
7/10

Riassumendo

Come ogni Montalbano: inevitabile.

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