Avevo lasciato David Trueba più di 15 anni fa. Cioè, no, non è del tutto vero, perché nel 2009 mi ero gustato “Saper perdere” (voto: 8), ma per me l’equazione “David Trueba = romanzo Quattro amici” resta del tutto infrangibile.

(tra l’altro, e apro una delle mie celeberrime parentesi, “Quattro amici” prende il via con uno degli incipit più fulminanti della storia della letteratura del XXI secolo. Ma questa è davvero un’altra storia)

Insomma, che si tratti di un romanzo o di un altro, David Trueba era scomparso dal mio radar da un po’. Dalla seconda di copertina apprendiamo che si era ad altre cose dedicato, tra cui una serie di sceneggiature e la regia di un film pluripremiato: sono felice per lui, ma contemporaneamente non posso non evidenziare che il saltino carpiato fatto in libreria quando ho visto il suo nome sulla (bella) copertina Feltrinelli ha evidenziato che, si, insomma, un po’ mi era mancato.

david trueba blitzHo finito “Blitz” qualche ora fa, e ne sono rimasto stupito. E’ un romanzo breve ma intensissimo, pieno di un sacco di roba che fa riflettere. C’è la fine di un amore e lo sconvolgimento che questo provoca, ci sono una serie di riflessioni a metà fra architettura e filosofia, c’è una generazione impantanata in mezzo a un guado. C’è un sentimento che nasce e che fa vergognare, un rivale che diventa quasi un amico, una certa sottile paura di essere felici in cui chiunque (credo) si potrà riconoscere. C’è un finale tutto tranne che scontato e – con un curioso parallelismo con l’incipit che citavo poco fa – un’ultima frase che è un chiodo piantato in profondità nella bara dell’ultima pagina.

La narrativa di Trueba è maturata, si è fatta più adulta, e funziona maledettamente bene.

SCHEDA LIBRO
Autore: David Trueba
Titolo: Blitz
Traduzione: Francesca Pe’
Editore: Feltrinelli
Collana: Narratori Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2016
Pagine: 132
ISBN: 978-8807031946

  • 8/10
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Riassumendo...

Un ritorno in grande stile: catturante, emotivo, voltapagina.

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