Quando sono diventato grande ho imparato che si trattava di una madeleine proustiana. Prima di arrivarci, ho passato qualche anno a domandarmi perchè ogni volta che riprendevo in mano questo libro (intendo proprio questa copia del libro…), mi salisse un retrogusto amaro tra le labbra, come quando sbagli succo di frutta e al posto di aspirare arancia dalla cannuccia arriva il pompelmo. Quel gusto lì.

Poi ho realizzato. Era il 1990, l’Italia aveva appena perso i Mondiali, il babbo era stato trasferito a Milano e io avevo lasciato amici e amori per dirigere le mie insicurezze adolescenziali verso il capoluogo lombardo. Dove ero cresciuto, sotto casa avevamo il campetto, teatro di infinite sfide calcistiche che iniziavano alle due e terminavano – con punteggio cestistico – al primo grido “E’ pronta la cena!”. A Milano, città che ora amo tantissimo, trovavo una cameretta ad un piano altissimo con una finestra che dava su un campo di tennis e sulla stazione di Bisceglie, in costruzione (curiosa la vita, adesso scendo lì ogni mattina).

Ero timido, e in quel contesto non ho trovato le stesse amicizie del campetto. Colpa mia, proprio non mi facevo trovare. In compenso chiudevo la porta, mi buttavo sul letto, e perdevo gran parte delle diottrie che ora mi mancano sui libri di Asimov: l’intero Ciclo della Fondazione fatto fuori in sei mesi, con i racconti del genio della fantascienza a contorno, per i momenti di stanca.

Di Io Robot e delle tre leggi della robotica mi innamorai subito, e ancora oggi resto affascinato dalla fantasia di un uomo capace di guardare un paio di secoli in avanti con voce gentile, trame leggere, buone come il pane, che poi scivolano all’improvviso verso i dilemmi etici, che guardano il nostro intero quotidiano. Magnifico.

Ma il mio Io Robot ha un retrogusto amaro che sa di solitudine, di un po’ di paura, di un senso di inadeguatezza, e ancora oggi faccio un bel po’ di fatica a leggerlo.

SCHEDA LIBRO
Autore: Isaac Asimov
Titolo: Io, robot
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Absolute
Pagine: 265
ISBN: 978-8804707035

PROGETTI
La lista dei 1001 libri da leggere
n. 455 – Io, Robot di Isaac Asimov
Letti: 114
Da leggere: 887

8/10

Riassumendo

Pubblicata per la prima volta nel 1950, questa celebre antologia raccoglie i più significativi racconti che il più prolifico e famoso scrittore di fantascienza di tutti i tempi ha dedicato ai robot. È proprio in questo libro che Asimov detta le tre Leggi della robotica, che regolano appunto il comportamento delle “macchine pensanti” e che da allora in poi sono alla base di tutta la letteratura del genere.

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