Guardo il calendario e mi accorgo che, come ogni dodici mesi, si sta avverando quello che che cantavano due tizi acconciati in maniera improbabile nel 1985: è giunto il momento della seconda parte delle “altre” letture estive 2017 (qui la prima parte, qui le altre recensioni 2017).
Cossiga mi ha detto di Renato Farina: mi appassionato la storia del nostro meraviglioso e complicato paese. Mi appassiona la storia del nostro Novecento, mi stupiscono gli eventi repubblicani, mi fulminano alcuni grandi protagonisti del dopoguerra. Mi ha sempre coinvolto la figura di Francesco Cossiga, superando valutazioni politiche o personali. Sono convinto che se ne parlerà diversamente, fra un paio di generazioni. Per il momento, questo (contestatissimo) libro di Renato Farina racconta molto: dall’omicidio Moro alla strage di Bologna, dalle “estrazioni” americane su suolo italico alla nascita delle forze speciali italiane.
Cattivi soggetti, Autori Vari: cinque scrittori del più nero noir italiano si misurano con il fumetto (che, diciamolo, in estate ha sempre un suo perché). Dall’integralista a metà tra vittima e carnefice in una scurissima Milano tratteggiato da Piero Colaprico alla coppia in crisi di Boosta, dal reduce di guerra dipinto da Loriano Macchiavelli a un toccante Eraldo Baldini. Anche il noir a fumetti, come la scuola gialla, in Italia vira inevitabilmente sul sociale. E non è affatto un male.
Il maledetto United di David Peace: Storia di una vita e di 44 giorni. La vita di Brian Clough: un passato da attaccante prolifico ma poco considerato (per una punta da 251 gol in 274 partite la miseria di due gettoni in nazionale sono una sorta di bestemmia), un infortunio grave al ginocchio, una carriera calcistica recuperata sedendo sulla panchina e disegnando schemi nell’animo dei suoi giocatori prima ancora che sulla più classica delle lavagnette.
La storia di questa vita è inserita con dei preziosissimi flashback all’interno dell’altra Storia (maiuscola e ripetizione sono volute): la romanzesca trama dei 44 giorni passati da Clough come allenato del Leeds United, il “Damned United” che dominava in quegli anni le competizioni inglesi, con un intero campionario di sottili furbizie, piccole scorrettezze, scorrettezze, altezzosità. Vuole trasformare il club in una società modello, che vinca con un gioco affascinante e faccia innamorare tifosi ed avversari con onestà e pulizia morale; un tentativo evidentemente destinato a fallire in poco più di un mese.
David Peace, autore di spicco assoluto nel panorama noir hard-boiled anglosassone, accompagna in questi pagine con l’odore del cuoio, rumori di spogliatoio, sciarpe, birre, giornali, e traccia ritratti veri ed affascinanti con l’inconfondibile ritmo sincopato e coinvolgente. Consigliatissimo (anche, come nel mio caso, in rilettura!)